(ANSA) - CATANIA, 11 DIC - Ancora un segno più per l'export
siciliano. Da gennaio a settembre scorso il fatturato delle
vendite all'estero si è attestato complessivamente su 8,1
miliardi di euro con un aumento di quasi il 19% rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente quando il giro di affari si
era fermato a 6,8 miliardi. A certificare i numeri delle
esportazioni siciliane è l'Osservatorio economico di Unioncamere
Sicilia, che ha rielaborato i dati regionali dell'Istat
riguardanti l'export nei primi nove mesi del 2018. Tra le
province con la migliore performance Palermo si conferma in cima
alla classica con una crescita del 108%. Seguono Siracusa
(+19,6%), Trapani (+17%), Catania (+14%), Ragusa (+11%) e
Agrigento (10%). In leggera crescita anche Messina (+4%) mentre
registrano una flessione Caltanissetta (-26%) ed Enna (-8%).
"I dati dell'export - commenta il presidente di Unioncamere
Sicilia Giuseppe Pace - confermano la ripresa delle vendite
all'estero e fa piacere sapere che la Sicilia è tra le regioni
con la migliore performance dell'export contribuendo in maniera
significativa alla crescita nazionale complessiva". "A fare la
parte del leone - aggiunge il segretario generale di Unioncamere
Sicilia Santa Vaccaro - sono come sempre 'coke e prodotti
petroliferi raffinati', che rappresentano oltre la metà del
totale delle esportazioni made in Sicily. Apprezzati all'estero
anche i 'prodotti chimici' e i 'prodotti alimentari, bevande e
tabacco'. In termini di crescita il trend migliore è di'carbone'
(+684%) e 'mezzi di trasporto' (+605%)".(ANSA).