(ANSA) - CAGLIARI, 30 NOV - L'economia della Sardegna non è
ancora uscita dalla crisi, l'unico settore che sta facendo da
traino rimane il turismo ma non è sufficiente a spazzare via i
problemi, tanto che il Pil dell'Isola è inferiore alla media
nazionale, a questo bisogna aggiungere l'invecchiamento
demografico e la scarsa capacità di esplorare i mercati
internazionali che aprirebbero nuove prospettive economiche. È
questo, in estrema sintesi, lo spaccato emerso oggi nel corso
della presentazione di Sisprintn in tour, il primo report
regionale su economia, imprese e territorio che oggi ha fatto
tappa alla Camera di Commercio di Cagliari, alla presenza del
presidente Maurizio De Pascale e dell'assessore regionale alla
programmazione, Raffaele Paci.
Il report, realizzato da Agenzia per la Coesione territoriale
e Unioncamere, evidenzia una ripresa economica incerta. Il Pil
dell'Isola ha avuto negli ultimi anni un andamento incostante.
Da un valore negativo nel 2013, nel 2015 ha superato la media
Italia e Sud e Isole, +2,3%. La tendenza si è nuovamente
invertita nell'anno 2016 con un -0,9%.
Decisamente in difficoltà, sono l'industria e le costruzioni.
Il primo settore dall'inizio della crisi ha perso oltre il 40%
del proprio valore economico. Le costruzioni invece hanno
cominciato a manifestare solo nel 2016 segnali positivi, ma non
sufficienti a recuperare il 41% di valore aggiunto perduto. In
crisi anche l'industria mineraria.
Preoccupano anche il numero di occupati, - 44mila unità dal
2008 al 2017, la spesa media delle famiglie ridotta in termini
nominali del 18%, l'elevata presenza di famiglie povere e
l'indice di vecchiaia che si attesta su un valore di 195%,
rispetto ad una media del Mezzogiorno di 148,7%. Nel 2017 per la
prima volta nella storia l'Isola ha superato la soglia di 200 (2
anziani ogni giovane) ed è la quarta regione più anziana
d'Italia.
Segnali positivi dal turismo, con aumento di presenze
(+24,4% tra 2012 e 2016). Sul fronte infine di agricoltura e
allevamento, le aziende incidono per il 20,4% sul totale delle
imprese: pur essendo diminuite nel 2017 (-0,7% sul 2012),
registrano un notevole incremento del proprio valore aggiunto e
un aumento dell'occupazione.(ANSA).