(ANSA) - PERUGIA, 22 OTT - In Provincia di Perugia, tra
luglio e settembre, la base imprenditoriale si è allargata di
110 imprese, con lo stock complessivo che ha toccato alla fine
del mese scorso quota 72.701 unità, con un progresso rispetto a
un anno fa dello 0,1% (57 in più). E' quanto emerge dai dati
sulla natalità e mortalità delle imprese della provincia di
Perugia, diffusi dalla Camera di commercio di Perugia.
Nel terzo trimestre sono state costituite 673 nuove imprese,
a fronte delle 563 che hanno chiuso i battenti. Il saldo tra
imprese nate e cessate nel periodo - riferisce la Camera di
commercio - è positivo di 110 unità. Rispetto allo stesso
periodo del 2017, nel terzo trimestre sono nate "appena" 13
imprese in meno, -1,9%.
Molto positivo, invece, viene considerato il dato delle
cessazioni che scende di quasi il 10%, in valore assoluto 61
imprese in meno uscite dal mercato.
"La base imprenditoriale della nostra provincia si allarga, e
questo ci conforta, ma procediamo a ritmi lenti, appena l'0,15%
in più, e per di più inferiori al dato regionale, +0,19%, e a
quello nazionale dello 0,20%" ha rilevato il presidente della
Camera di commercio di Perugia Giorgio Mencaroni. "E' evidente -
ha proseguito - che ci troviamo in una fase di stallo, in cui la
base imprenditoriale perugina non riesce ad esprimere una
dinamicità capace di fare crescita. Nel terzo trimestre appena
concluso hanno aperto praticamente le stesse imprese di un anno
fa (673 contro 684), mentre è molto positivo il dato delle
chiusure, passate in un anno da 624 a 563".
Si conferma nell'ultima parte dell'anno - spiega ancora la
Camera di commercio - la lenta, ma progressiva ridistribuzione
dei rapporti tra le forme giuridiche delle imprese perugine.
"Deciso" avanzamento delle società di capitali che al 30
settembre raggiungono quota 17.270 unità, con un tasso di
crescita di +0,71% (cinque volte superiore al dato generale pari
a + 0,15%).
In calo le società di persone che toccano i minimi con 16.033
unità.
Praticamente fermo lo stock delle imprese individuali, il più
consistente dell'intera base imprenditoriale, attestato a quota
37.419 (+0,03%).
Riguardo alla situazione dei settori produttivi, in discesa
risultano le costruzioni (- 1,1%), il commercio all'ingrosso e
al dettaglio (-1,2%), le attività manifatturiere (-0,7%).
In progressione il settore fornitura di energia elettrica e
gas (+9%), il noleggio, agenzie di viaggio e i servizi di
supporto alle imprese (+4,3%), la sanità e assistenza sociale
(+6,8%).
Stabile l'agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,1%). (ANSA).