(ANSA) - ANCONA, 15 SET - Le esportazioni della provincia di
Pesaro Urbino sono cresciute quasi il doppio della media
italiana nel primo semestre 2018: +6,9%, con un valore di 1,3
miliardi di euro, contro il +3,7% nazionale, calcolati rispetto
allo stesso periodo del 2017. La spinta all'export arriva dalla
meccanica, specie dai prodotti in metallo (345 milioni, +8,8%) e
dai macchinari (373,2 milioni, +4,5%), e anche dal settore del
mobile (161,3 milioni, +11,6%). Molto bene anche il tessile, che
ha scavalcato a metà 2018 i 20 milioni (+14,6%), e gli articoli
in gomma e plastica (67,9 milioni, +20,5%).
"Si tratta di un risultato eccellente e superiore a ogni più
rosea previsione - ha dichiarato Alberto Drudi, presidente della
Camera di Commercio - perché conferma un trend di crescita che
dura ormai da diverso tempo, ma anche per la sua dimensione: il
'made in Pesaro Urbino' ha un appeal internazionale fortissimo e
la continua crescita testimonia la capacità dei nostri
imprenditori di presentarsi a livello internazionale con
prodotti di qualità e innovativi".
Dai dati Istat, elaborati da Aspin 2000, l'azienda speciale
dell'ente camerale pesarese, emerge che crescono ancora i
fatturati verso i Paesi Ue28, che oggi assorbono il 59% del
totale delle esportazioni, contro il 56% del primo semestre
2017, e migliora anche la quota, da 11,9% a 12,4%, destinata
agli altri Paesi europei. La Francia, con 181 milioni, si
conferma il primo mercato di sbocco, con una crescita del 16,4%
rispetto al primo semestre 2017, la Germania è ancora al secondo
posto con 155 milioni (+18,1%). Al terzo posto per l'export ci
sono gli Usa (96 milioni, -2,3%) e al quarto la Spagna (84
milioni, +12,8%). In due dei tre Paesi europei di riferimento,
aggiunge Drudi, "cresciamo con percentuali a doppia cifra ma
guardiamo anche alla Svizzera, quinto mercato di riferimento, 60
milioni, +4,6%, all'Austria e alla Repubblica Ceca, dove
cresciamo del 29%, e a Hong Kong, dove i prodotti pesaresi fanno
+30% anche se in termini di fatturato reale il dato è ancora
leggero".
Un "timido risveglio", secondo Drudi, arriva dalla Russia,
ottavo mercato con 38 milioni di fatturato e una crescita del
7,7% nel semestre, "che lascia ancora tanto spazio alle
lamentele di nostri imprenditori, che devono fare i conti con un
mercato dalle grandissime potenzialità ma penalizzato da
sanzioni che non hanno motivo di essere confermate". In Russia,
è in programma dal 10 al 13 ottobre, "I Saloni Worldwide
Moscow", organizzato dal Salone del Mobile di Milano e meta di
oltre 30 mila persone. "Ci presenteremo con una nostra
collettiva - ha anticipato il presidente camerale - finanziata
dalla Regione Marche e da Aspin 2000, che la coordina anche:
sarà l'occasione per fissare un nuovo approccio con il mercato
della Federazione e degli Stati vicini, puntando ancora una
volta su prodotti di qualità".