(ANSA) - PERUGIA, 16 MAG - Nel trimestre maggio-luglio il
sistema delle imprese della provincia di Perugia prevede di
attivare 11.310 contratti di lavoro. Ma resta alto il
mismatching tra domanda e offerta di lavoro: il 25,4% delle
imprese che intendono assumere incontra difficoltà a trovare i
profili professionali desiderati (i lavoratori più difficili da
reperire sono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e
della produzione, i conduttori di macchinari mobili e gli operai
nelle attività metalmeccaniche e elettromeccaniche. E' quanto
emerge dai dati sui bisogni occupazionali elaborati dal sistema
Excelsior e resi noti dalla Camera di commercio del capoluogo
umbro.
Le entrate al lavoro previste nel solo mese di maggio saranno
3.460, in contrazione rispetto ad aprile del 10,5%, 410 posti in
meno come valore assoluto. Il 27% dei contratti attivati in
questo mese - spiega la Camera di commercio in una nota - sarà
stabile, ossia a tempo indeterminato e di apprendistato (in
crescita di due punti rispetto ad aprile), a fronte di un 73%
del totale rappresentato da contratti a tempo determinato,
comunque di durata predefinita.
Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio di
Perugia, ha spiegato che "i dati Excelsior riferiti al trimestre
ci dicono che di tutte le entrate previste a maggio il 76% si
concentrerà nelle pmi con meno di 50 dipendenti e che le imprese
che creano più lavoro (il 67% del totale dei posti offerti) sono
quelle che operano nei settori dei Servizi". "Dobbiamo ancora
sottolineare - ha aggiunto - la persistente difficoltà che
incontrano le imprese nel reperire i profili professionali
adeguati, segno evidente di un irrisolto scollamento tra mondo
della formazione e quello della produzione. Su questo fronte,
come Camere di commercio siamo impegnati, in stretta
collaborazione con le altre istituzioni del Paese, nella ricerca
di soluzioni che possano favorire l'incontro tra la domanda e
l'offerta lavorativa, rendendo disponibili informazioni
tempestive che possano essere di supporto alle politiche attive
del lavoro".
Dei 3.460 contratti previsti nel mese di maggio, il 38,5%
andrà a giovani con meno di 30 anni, il 13% a profili high skill
(dirigenti, specialisti e tecnici) e l'8% a laureati.
I lavoratori più difficili da reperire sono i tecnici in
campo informatico, ingegneristico e della produzione (oltre il
56% delle imprese con problemi di ricerca), i conduttori di
macchinari mobili (difficoltà di reperimento per il 47% delle
imprese) e gli operai nelle attività metalmeccaniche e
elettromeccaniche (difficoltà per il 44% delle imprese). (ANSA).