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Industria: stabili le imprese femminili in Emilia-Romagna

Secondo i dati elaborati da Unioncamere più società di capitale

(ANSA) - BOLOGNA, 26 APR - Al 31 marzo le imprese femminili attive in Emilia-Romagna erano 84.454, pari al 21% del totale regionale, invariate rispetto alla stessa data del 2017. È quanto risulta dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.
    Va peggio - secondo i dati Unioncamere - per le imprese non femminili, che risultano 2.676 in meno (-0,8%). L'Emilia-Romagna è risultata 14/a per "variazione", mentre nelle regioni con le quali più spesso si confronta, le imprese femminili crescono dello 0,7% in Lombardia e dello 0,4% in Veneto. La stabilità delle imprese femminili deriva dalla composizione di tendenze divergenti. Da un alto, quella positiva dell'insieme degli altri servizi, escluso il commercio (+512 unità, +1,3%) e dell'industria (+31 unità, +0,4%), dall'altro, quella negativa derivante dalla riduzione della base imprenditoriale in agricoltura (-292 unità, -2,3%), commercio (-260 unità, -1,1%) e costruzioni (-21 unità, -0,7%).
    La tenuta delle imprese femminili è da attribuire alle società di capitale, sensibilmente aumentate (+542 unità, +3,9%), per effetto dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. Questa ha contribuito alla sensibile riduzione delle società di persone (-315 unità, -2,4%), alla quale si è affiancata una flessione delle ditte individuali (-273 unità, -0,5%). Le cooperative e i consorzi continuano a fare registrare una leggera espansione (+1,2%). (ANSA).
   

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