(ANSA) - PERUGIA, 23 MAR - Indica segnali di ripresa
"inequivocabili e ben diversi dalle incertezze dei trimestri
precedenti" l'indagine congiunturale di Unioncamere Umbria su un
campione di 261 imprese operanti nel settore del manifatturiero
e 158 della piccola e grande distribuzione del commercio.
Per il segretario generale dell'Organismo, Giuliana Piandoro,
"i risultati sembrano dimostrare che la strada intrapresa è
quella giusta e che, forse, ci stiamo pian paino lasciando alle
spalle il periodo peggiore". "Ci si augura - ha aggiunto - che
il manifatturiero mantenga questa congiuntura positiva nel tempo
e che gradualmente possa migliorare anche la situazione del
commercio che sembra ancora faticare, nonostante alcuni segnali
di ripresa. E' su queste basi e con questi presupposti che è
necessario puntare e diffondere ancora di più il Piano impresa
4.0 con le agevolazioni e le opportunità di finanziamenti a
disposizione delle imprese. Finanziamenti, però, che non
risultano ancora molto utilizzati dalle imprese nella nostra
regione. L'indagine ci restituisce uno scenario di imprese che
investono poco e nell'ultimo anno sembrano aver investito ancora
meno, dobbiamo capire il perché e intervenire anche con gli
strumenti che il Governo ha affidato alla gestione delle Camere
di commercio".
A fine 2017 per il manifatturiero risultano positivi
produzione, fatturato, ordinativi, occupazione sia a livello
tendenziale che congiunturale. Unico neo con -2,3% - riferisce
Unioncamere - gli ordinativi esteri ma unicamente nel confronto
con il trimestre precedente di quest'anno. A livello settoriale
bene l'industria meccanica che segna solo valori positivi ma
anche l'elettronica, i metalli, il tessile e l'alimentare che
hanno quasi tutte le variazioni positive; a soffrire di più è
l'industria del legno e la chimica che per contrariamente agli
altri settori registrano spesso valori negativi.
A livello dimensionale bene le medie e le grandi imprese e
soprattutto le piccole per cui si registrano valori positivi;
queste ultime segnano infatti solo due variazioni negative
(occupazione e ordinativi esteri rispetto al trimestre dello
scorso anno) mentre le grandi vedono un unico segno meno (-4,2%)
sugli ordinativi esteri confrontati con lo scorso trimestre
2017; sempre buone le performance per le imprese dai 10 ai 49
addetti. Anche le imprese artigiane che avevano iniziato ad
andare meglio già nel trimestre precedente (ma con valori molto
altalenanti) chiudono discretamente il 2017.
Per il commercio i dati al mese di dicembre - riferisce
ancora Unioncamere - hanno sicuramente dei valori migliori di
quelli visti fino ad ora. Non mancano segni meno anche in questo
trimestre ma le vendite sembrano andare meglio almeno nel
confronto congiunturale e si può fare lo stesso discorso per i
diversi indicatori esaminati, quindi anche per ordinativi e
occupazione; il prezzo delle vendite conferma la congiuntura
positiva dello scorso trimestre e cresce. (ANSA).