(ANSA) - TERNI, 23 MAR - E' un vero e proprio master rivolto
alle piccole e medie imprese e ai loro consulenti, con 11
incontri con oltre una decina tra manager, imprenditori e
startupper, quello promosso dalla Camera di commercio di Terni
sul tema "Innovare per competere nell'era 4.0". Prevede un
percorso formativo di 36 ore completamente gratuito.
Il master è stato realizzato in collaborazione con il gruppo
Hdrà Consenso, PricewaterhouseCoopers e Unione Giovani Dottori
commercialisti ed esperti contabili di Terni.
"Siamo ben consapevoli delle difficoltà che sta attraversando
questo territorio - ha detto il presidente della Camera di
commercio Giuseppe Flamini - ma siamo anche coscienti che
ingenti risorse sono a disposizione provenienti da canali
diversi, penso non solo a Impresa 4.0 ma anche ai Fondi europei
e allo stanziamento per il Piano delle periferie".
"Sta passando il treno della quarta Rivoluzione industriale"
ha sottolineato l'ente in una nota. "Un treno che porta con se -
ha aggiunto - ingenti risorse, quello del Piano nazionale
impresa 4.0 (che prevede appunto misure specifiche per favorire
investimenti in innovazione e competitività delle imprese) ma
anche quelle dirette sull'Umbria dai Fondi comunitari
(Por-Fesr), e quelle destinate all'Area di crisi complessa. Una
concentrazione di risorse elevatissima significa opportunità di
rilancio per il territorio. Ma le imprese devono essere
attrezzate per sapere affrontare le opportunità economiche
esistenti. Proprio qui si innesta il ruolo strategico che il
ministero dello Sviluppo economico ha assegnato alle Camere di
Commercio, che attraverso i Punti Impresa Digitale (PId) e non
solo, offrono ampio e qualificato supporto al processo di
digitalizzazione delle micro e piccole imprese. La formazione
imprenditoriale manageriale e del personale verso questi nuovi
linguaggi gioca un ruolo centrale".
"Le risorse - ha spiegato ancora Flamini - non bastano, come
non bastano le tecnologie occorre un accrescimento importante di
competenze da parte delle imprese e della pubblica
amministrazione, dobbiamo parlare la stessa lingua per
agganciare la sfida in corso".
Antonio Romeo, responsabile Area digitalizzazione Dintec,
Scrl ha sottolineato come la sfida alle nuove tecnologie non
riguardi solo il manifatturiero ma anche tutti gli altri
settori, agricoltura quanto il commercio (dai sensori speciali
per l'irrigazione ad esempio a software dedicati alle vetrine
dei negozi), Antonio Tonini, direttore servizi alle Camere di
commercio di Infocamere ha illustrato il livello di
digitalizzazione delle Pmi in Italia e nello scenario europeo.
Massimo Pellegrino partner Strategy Pwc Italia è entrato invece
nei temi inerenti il master offerto dalla Camera di commercio.
"Il percorso formativo progettato per le imprese - ha aggiunto -
ha l'obiettivo di offrire un punto di vista non teorico
sull'applicazione dei nuovi paradigmi dell'innovazione nelle
Pmi, guardando a casi ed esperienze reali. Accanto al
mantenimento e allo sviluppo delle competenze core, le Pmi
devono saper gestire la digitalizzazione dei processi che ne
supporta la flessibilità, la tutela del know how che informa
quei processi tramite politiche adeguate di cybersecurity. Il
risultato del corso sarà rappresentato da suggerimenti su come
aggiornare l'agenda delle PMI locali e i loro strumenti di
competizione".
Il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, ha
sottolineato come "in Umbria non ci sia mai stata tanta
concentrazione di risorse come in questo momento sul versante
delle politiche industriali". "Occorre utilizzarle al meglio -
ha proseguito - per traghettare il tessuto produttivo della
nostra Regione lungo le direttrici di industria ed artigianato
4.0 utilizzando in maniera selettiva gli strumenti a
disposizione come i Fondi comunitari e le Aree di crisi
complesse e non complesse". (ANSA).