(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 12 MAR - "I recenti dati Istat sul
mercato del lavoro nella Città metropolitana di Reggio Calabria
evidenziano un calo dell'occupazione e una crescente difficoltà
di inserimento lavorativo, soprattutto tra i giovani. Tra luglio
e settembre 2017, infatti, le forze di lavoro hanno subito un
lieve calo rispetto al dato consuntivo del 2016 (-1,8%); tale
flessione si riflette anche sugli occupati, scesi dello 0,6%
rispetto all'anno precedente". Lo riferisce una nota della
Camera di commercio di Reggio Calabria.
"I dati Istat sul mercato del lavoro - afferma il presidente
della Camera di commercio, Antonino Tramontana - ci devono far
riflettere su che modello economico adottare per restituire
fiducia agli operatori economici. La ripresa dell'occupazione
non può che passare per un sistema imprenditoriale più moderno,
che sappia competere e saper cogliere le sfide
dell'internazionalizzazione e dell'innovazione. Solo così si
potranno avere più posti di lavoro e di miglior qualità".
"Il confronto con il trend regionale e nazionale - si
aggiunge nel comunicato - restituisce, purtroppo, un'analisi
ancora più sconfortante: il tasso di occupazione (37%) della
Città metropolitana risulta, infatti, inferiore di 3,2 punti
percentuali rispetto al dato regionale e di ben 20,9 punti
rispetto alla media nazionale. Nello stesso periodo, il tasso di
disoccupazione si attesta al 23% (-0,1% rispetto al 2016); lo
stesso valore è sceso anche a livello regionale (-0,8%) e
nazionale (-0,5%). La riduzione, a prima vista positiva, deriva
dall'ampliarsi dell'effetto scoraggiamento che porta più persone
a rinunciare alla ricerca di un posto di lavoro. Nella Città
metropolitana di Reggio Calabria, poi, circa 63 giovani fra i 15
e i 24 anni su 100 sono in cerca di un'occupazione (58 a livello
regionale e 34,6 a livello nazionale). I livelli più
preoccupanti riguardano la componente femminile (76,5%) rispetto
a quella maschile (52,9%). La divergenza nei dati rende chiaro
pertanto il divario generazionale nelle opportunità lavorative e
la penalizzazione della componente 'rosa' del mondo del lavoro
reggino. Alcuni dati incoraggianti emergono, invece,
dall'indagine del Sistema Informativo Excelsior (realiz-zata da
Unioncamere in accordo con l'Agenzia Nazionale per le Politiche
attive del Lavoro): sono 4.230 le assunzioni previste dalle
imprese reggine per il trimestre ottobre-dicembre 2017 (in
particolare, 1.750 unità per il mese di ottobre). Le richieste
di forza di lavoro provengono principalmente dalle imprese di
piccole dimensione operanti nel settore terziario, che sono alla
ricerca di soggetti poco qualificati, ma con esperienza, in
grado di svolgere mansioni tradizionali di produzione e vendita.
I potenziali nuovi entranti nel mondo del lavoro sono, infatti,
soprattutto figure 'medium skill' (impiegati, professioni
commerciali e nei servizi), pari a 36,6% e 'low-skill' (profili
generici e non qualificati) pari a 34,9%. Le figure
'high-skill' (profili dirigenziali, intellettuali, scientifici,
di elevata specializzazione e tecnici) rappresentano, invece, il
28,6% delle nuove assunzioni. Indipendentemente dalla mansione e
dalle qualifiche, l'esperienza rappresenta una componente
imprescindibile per almeno la metà delle figure professionali
richieste: nel 58,3% dei casi i datori di lavoro richiedono ai
candidati l'aver già operato nel settore di riferimento e nel
12,4% dei casi è richiesta una specifica esperienza in
determinati ambiti professionali". (ANSA).