(ANSA) - ANCONA, 9 FEB - La Camera di Commercio unica
regionale è la priorità del 2018 per Ancona. Il Consiglio dei
Ministri ha sbloccato ieri la situazione autorizzando un nuovo
decreto che conferma la riforma di agosto 2017 che, per le
Marche, prevede l'accorpamento delle cinque finora attive. "Sarà
il progetto centrale di tutte le nostre attività - ha detto il
presidente dell'ente dorico Giorgio Cataldi, presentando il
programma annuale - su cui lavoreremo in modo prioritario. Ad
Ancona siamo fortemente responsabilizzati perché siamo stati fra
coloro che l'hanno voluta, anzi l'abbiamo lanciata. Adesso
dobbiamo fare una cosa fatta bene perché ci sono adempimenti
complessi da assolvere". Dopo il ricorso delle Regioni, ha
spiegato Michele De Vita, commissario ad acta per l'unificazione
delle Camere di Commercio marchigiane, "la mancata intesa alla
Conferenza Stato-Regioni, negli incontri di dicembre e di
gennaio, ha consentito al ministro dello Sviluppo economico,
Carlo Calenda, di portare la questione all'attenzione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri che lo ha autorizzato a
riavviare la riforma e ad emettere il nuovo decreto". Dopo la
pubblicazione del decreto, ha aggiunto De Vita, "saranno
confermati i commissari ad acta. Sarà fissato un nuovo termine
per l'avvio della procedura, si parla del 10 aprile. Se la data
sarà confermata, ci saranno 180 giorni, per legge, per svolgere
le procedure elettive dei nuovi organi". Quindi, per quest'anno,
le cinque Camere provinciali saranno ancora aperte ma, dopo la
nomina del consiglio camerale e del presidente, da gennaio 2019
"dovrebbe essere effettivamente costituita la Camera di
Commercio unica", che "per il numero di aziende rappresentate,
sarà la quinta a livello nazionale, subito dietro le città
metropolitane, con un peso maggiore anche nelle politiche
camerali nazionali".