(ANSA) - GENOVA, 5 FEB - In Liguria giovani, donne e
stranieri puntano sull'imprenditoria, forse anche per superare
le difficoltà nel trovare un'occupazione stabile. Lo mostrano i
dati forniti da Unioncamere. L'impegno profuso e la campagna
sostenuta e promossa dal sistema camerale a favore della nascita
di nuove imprese, accompagnata da un'adeguata formazione rivolta
ai neo imprenditori, comincia a dare i suoi frutti: nel 2017 il
saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta positivo e in aumento
rispetto al 2016, in particolare per le imprese femminili che,
dopo 5 anni, tornano a crescere (imprese giovanili +1.470,
femminili +32 e straniere +694 unità). Nel panorama nazionale,
la Liguria resta salda al 2 posto per tasso di imprenditorialità
straniera (12,6%, 3 punti percentuali sopra la media italiana),
subito dopo la Toscana e mantiene il 15^ posto per quanto
riguarda le imprese rosa (22,1%, di poco superiore al valore
nazionale) e per le imprese giovanili (8,4% contro il 9,7%
registrato in Italia).
Il settore preferito dai giovani resta il commercio, che
incide per il 26% sul totale delle attività seppur in calo del
3,8% rispetto al 2016, seguito dalle costruzioni, che perdono il
7,2% delle imprese. Il settore che al contrario sta crescendo e
riscuotendo sempre più interesse da parte dei più giovani è
quello delle attività turistiche (+3,5%). Quasi un'impresa
femminile su tre svolge attività commerciale (in lieve
flessione, -1,2%). Seguono i servizi di alloggio e ristorazione,
in aumento del 3,2% e altre attività di servizi (+1,1%), in
particolare parrucchiere e estetiste. Gli stranieri, infine,
preferiscono avviare la propria attività nelle costruzioni
(+2,1% rispetto al 2016), settore in cui confluisce il 39% delle
imprese straniere, seguito dal commercio (+3,4%) e dai servizi
di alloggio e ristorazione (+9,5%). La comunità straniera più
numerosa resta quella albanese (14,2% degli stranieri), seguita
da quella marocchina (13%), romena (7,9%) e cinese (6,1%). Gli
addetti delle imprese giovanili ammontano a 22.809 unità e
rappresentano il 5% del totale degli addetti, + 2,2%. In aumento
del 3,4% gli addetti delle imprese femminili. Le imprese
straniere hanno visto sempre crescere in maniera costante il
numero di addetti: tra il 2016 e il 2017 sono cresciuti del 5,4%
raggiungendo quota 30.085 (il 6,6% del totale degli addetti).