(ANSA) - BARI, 13 SET - Innovare la tradizione e scambiare più
beni può aiutare a "vendere" di più. Il sistema camerale
pugliese ha presentato, nell'ambito della 81/a edizione della
Fiera del Levante, a Bari, "Economy", con case history e
percorsi di cambiamento grazie ai laboratori di contaminazione
tra imprese, università e centri di ricerca. "Innovare la
tradizione - è stato sottolineato - si può", è stato
sottolineato, in particolare, nella terza edizione di "Economy",
intitolata "Tradizione e Innovazione per vendere di più.
Cambiamento e sviluppo per aumentare la propria competitività"
che Unioncamere ha organizzato in occasione della Fiera del
Levante, portando le testimonianze di piccole e medie imprese
pugliesi che hanno creduto nel cambiamento e possono servire da
esempio ai grandi gruppi. Economy è un evento organizzato da
Unioncamere Puglia nell'ambito delle attività della rete
Enterprise Europe Network, la più grande rete co-finanziata
dalla Commissione Europea che sostiene lo sviluppo
internazionale delle PMI attraverso servizi
all'internazionalizzazione e all'innovazione. Alla giornata di
studi della terza edizione hanno partecipato il direttore
generale di Unioncamere Puglia Angela Partipilo, l'economista e
storico Giulio Sapelli, Mario Citelli e Luigi Triggiani in
rappresentanza di Unioncamere Puglia, con un panel di esperti e
docenti del Politecnico di Bari, Tecnopolis, Arti Puglia e
Puglia Sviluppo, insieme a numerosi imprenditori pugliesi. Per
stare sul mercato, anzi aggredirne i cambiamenti - è emerso dal
convegno - è diventato di primaria importanza il concetto di
contaminazione tra imprese, e tra queste e le istituzioni,
perché "l'obsolescenza è ormai diventata una costante del nostro
tempo e l'innovazione non può più essere meta, ma tragitto", è
intervenuta Angela Partipilo. "Non si fa in tempo a cambiare
qualcosa nella propria azienda che già bisogna pensare a
qualcos'altro, qualcosa che il nostro principale competitor non
abbia già fatto suo. L'innovazione, dunque, da processo sta
diventando stato mentale, un'attitudine del pensiero per tutti
coloro che svolgono attività imprenditoriali, e soprattutto
quelle a più alto valore aggiunto", ha concluso Partipilo.
Proprio dal connubio fra tradizione e innovazione possono
partire i percorsi di cambiamento, dove però sono le start-up,
le piccole imprese con grandi idee, a "contaminare" le grandi. E
l'esperienza del sistema camerale pugliese in questo ambito è
esemplare, grazie a progetti come EEN-Bridgeconomies e
ValoreAssoluto che hanno fatto emergere realtà imprenditoriali
ad alto valore aggiunto in svariati campi: dal design
all'agricoltura, dal software ai trasporti.(ANSA).