(ANSA) - BARI, 28 OTT - Spingere gli imprenditori a
denunciare gli usurai e non farli sentire soli nella battaglia
per la legalità. Con questo obiettivo è nato a Bari il servizio
di Confesercenti "Sos Impresa", inaugurato oggi nella Camera di
Commercio alla presenza, tra gli altri del viceministro
all'Interno, Filippo Bubbico. Nell'occasione si è tenuta una
tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Lorena Saracino,
alla quale sono intervenuti mons. Alberto D'Urso, presidente
della Consulta nazionale antiusura, Carmela Pagano, prefetto di
Bari, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Luigi Cuomo, presidente
nazionale Sos Impresa, Benny Campobasso, presidente della
Confesercenti di Bari, di Massimo Posca, presidente Sos impresa
Terra di Bari.
In Puglia si stima che il 20% dei commercianti sia soggetto
ad usura, mentre è un dato certo - è emerso - che il fenomeno è
in crescita e che il numero delle denunce dal 2008 ad oggi si è
dimezzato. "Il nostro compito è quello di accompagnare le
persone - ha spiegato Luigi Cuomo, presidente nazionale Sos
Impresa - dalla denuncia del fenomeno usuraio al rientro sul
mercato, passando dal reperire i finanziamenti necessari".
"Abbiamo un servizio di credito - ha aggiunto Campobasso - che
garantisce l'80% del finanziamento, ma purtroppo le banche nel
70% dei casi si rifiutato di erogare il credito". "D'altronde le
attività che chiudono oggi sono tante e le persone che si
disperano - ha sottolineato monsignor D'Urso - ancora di più e
credo che ormai il pane stia venendo a mancare sui tavoli delle
nostre famiglie. Noi abbiamo iniziato tanti anni fa il cammino
della lotta all'usura, poi si è andati un po' ognuno per conto
suo e questo forse - secondo D'Urso - ha demotivato il mondo del
commercio". "Le denunce crescono - ha sottolineato Bubbico -
quando l'associazionismo è attivo. Per questo è importante che
oggi Sos Impresa abbia voluto organizzare questo incontro a Bari
che serve a consolidare un orientamento, una certezza da parte
dei cittadini che non devono sentirsi soli". "Devono convincersi
- ha concluso Bubbico - che l'unica strada è la denuncia per il
recupero della loro autonomia e libertà".(ANSA).