(ANSA) - VENEZIA, 5 OTT - Nel secondo trimestre 2016, sulla
base dell'indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese
di costruzioni ha registrato una lievissima contrazione pari
allo 0,1%, leggermente superiore al trimestre precedente
(-0,2%). L'analisi congiunturale sul settore delle costruzioni,
promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del
Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con
almeno un dipendente.
"Crescite e cali dello 'zero virgola' - secondo Uniocamere -
indicano solo una cosa: il mercato delle costruzioni in Veneto
non decolla, soprattutto per quello che riguarda il mondo della
piccola impresa. Da giugno dello scorso anno infatti,
l'andamento del settore è stato caratterizzato da una
significativa dicotomia tra le imprese artigiane (il cui volume
d'affari è calato dello -0,7%) e non artigiane (cresciute
+0,7%). In particolare sembrano intercettare i primi barlumi di
ripresa le aziende più strutturate (con almeno 10 addetti) che
crescono dell'0,6%. Una forbice che si sta via via ingrandendo e
che influenza anche i sentiment delle imprese che, rispetto
all'andamento del fatturato, presentano un peggioramento
rispetto al trimestre precedente. A parte una forte volatilità
degli andamenti che varia di trimestre in trimestre, il trend di
lungo periodo indica chiaramente una 'falsa' fase di
galleggiamento che nasconde un peggioramento almeno in termini
di lavoro 'diffuso' cioè quello che coinvolge la stragrande
maggioranza delle aziende venete che nel settore sono per l'81%
ditte individuali".
Anche dal punto di vista territoriale, si inizia a registrare
un andamento diversificato tra aree e rispetto alla dinamica
media: vanno decisamente meglio i mercati nelle province di
Treviso (+1,7%), Verona e Belluno (+0,6%). Bene anche Rovigo che
torna in positivo (+0,3%) dopo il calo dell'1% dello scorso
trimestre, in calo Venezia (-0,2%) ma si contraggono soprattutto
Padova (-1,1%) e Vicenza (-2,3%).
"La dinamica del fatturato delle imprese di costruzioni -
commenta Giuseppe Fedalto, Presidente di Unioncamere del Veneto
- è in linea con i dati nazionali diffusi dall'Istat che hanno
evidenziato una situazione ancora molto incerta. Questo
significa che il mercato delle costruzioni, pur accusando
qualche difficoltà verso una vera e propria ripresa, si mantiene
comunque su livelli stabili, che potrebbero rafforzarsi nei
prossimi mesi. I segnali positivi che provengono dalle
compravendite del segmento non residenziale consolidano in modo
significativo la ripresa del mercato immobiliare, ormai in atto
dall'inizio dello scorso anno, e lasciano ben sperare per
l'ultimo scorcio del 2016". "Questi dati dimostrano una volta di
più quanto importante sia avere un monitoraggio affidabile e
particolareggiato per leggere la complessità dei fenomeni
economici in questa fase storica - afferma Enrico Maset neo
presidente di Edilcassa Veneto -. Per dare respiro alla piccola
impresa è assolutamente necessario fare leva sugli incentivi
fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica
degli edifici, così come è indispensabile rimettere in moto
l'edilizia pubblica con una sorta di 'Piano Marshall' di
investimenti dedicati agli oltre 200mila edifici veneti
costruiti senza criteri antisismici. In questa prospettiva si
colloca il 'cantiere' che porta il nome 'Casa Italia' avviato
dal Governo con le parti sociali. Il piano è rivolto a tutti gli
interventi edilizi e infrastrutturali riguardanti la prevenzione
sismica, il dissesto idrogeologico, i beni culturali, l'edilizia
scolastica e le periferie, incluso l''housing sociale'. Il
raggiungimento degli obiettivi individuati è direttamente
proporzionale agli investimenti che saranno messi in campo sia a
livello europeo che nazionale a partire dalla legge di
Stabilità, in una visione pluriennale di lungo respiro. «Però i
tempi stringono - avverte Maset -. Il comparto è fiaccato da
otto anni di crisi, bisogna rendere subito operativo il
progetto". (ANSA).