(ANSA) - ANCONA, 12 SET - Con un valore di 1,2 miliardi di
euro, tiene il fatturato estero delle aziende pesaresi nel primo
semestre 2016, trainato da mobile e meccanica, con un incremento
dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2015, e un andamento
migliore della media nazionale (-0,04%) ma inferiore a quella
delle Marche (+1,6%), "condizionata - sottolinea la Camera di
Commercio di Pesaro e Urbino - dal risultato positivo di una
singola azienda dell'ascolano".
Per il presidente dell'Ente camerale, Alberto Drudi, "si
tratta di un buon risultato perché prosegue il trend di crescita
e fa seguito al +9,4% del primo semestre dello scorso anno e al
+11,4% registrato nell'intero 2015. La nostra provincia continua
ad esportare con successo".
Incide, però, negativamente la continua perdita di quote di
mercato in Russia, -35,7%, pari ad un valore di circa 16 milioni
di euro in meno di merci esportate. "Gli imprenditori pesaresi
stanno pagando le scelte scellerate della politica nei confronti
di Mosca molto più degli altri colleghi italiani - dice Drudi -,
è necessario che il Governo italiano si attivi con Bruxelles
perché annulli le sanzioni contro la Russia. Non c'è più tempo
da perdere". Mosca, infatti, è stato, fino all'entrata in vigore
delle sanzioni dell'Ue, uno dei top market per le imprese
pesaresi ma oggi è l'ottavo mercato internazionale di
riferimento, con 29,5 milioni di export contro i 45,9 milioni
del primo semestre 2015. Il mobile, con 159,7 di milioni di
fatturato (+3,9%) e la meccanica, con un fatturato di 338,3
milioni (+11%), sono i settori che continuano a trascinare
l'export pesarese.
"Sono però anche quelli - aggiunge Drudi - che, nel
confronto con la Russia, escono con le ossa rotte, -35,4% il
mobile e -49% la meccanica". I primi tre Paesi di riferimento
restano Francia (147,1 milioni e +13%), Germania (113,2 milioni
e +0,8%) e Stati Uniti (105,2 milioni e +5,4%). Incrementi si
sono registrati in Spagna (+3,6%), Arabia Saudita (+7%), Cina
(+7,9%) e Polonia (+30,7%). "Paesi - ricorda Drudi - dove l'Ente
camerale è presente da anni con progetti importanti". Fra gli
altri settori, il tessile ha un export in perdita (-8,7%) sempre
per via delle sanzioni alla Russia (-33,6%) mentre
l'agroalimentare è in crescita (+2,9%).(ANSA).