(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Oltre un milione di imprenditori in Italia sono fermi alla seconda rivoluzione industriale e basa la sua attività sulla corrente elettrica e, al massimo, qualche computer. È la stima della società di consulenza Mama industry che ha condotto uno studio su oltre mille micro e piccoli imprenditori di settori non tecnologici in senso stretto, come l'alimentare o l'artigianato. L'indagine è stata presentata alla Geeks Academy nel Forum 'Industria 4.0 - (Dis)occupazione tecnologica un manager 4.0 al fianco delle piccole e medie imprese'. Dalla ricerca emerge che solo il 52% dei microimprenditori ha una sito web e circa il 68% una pagina Facebook. Appena uno su tre (36%) utilizza automatismi software e uno su cinque ha una gestione e un budget dedicato alle attività di marketing e comunicazione. "Emerge un problema di mancanza manageriale che può essere colmata da temporary manager che si occupino di 'intersecare i saperi' e accompagnare l'impresa nella trasformazione digitale", afferma il fondatore di Mama Industry, Marco Travaglini. Mama industry immagina cosa sarebbe potuto succedere se, dei 20,3 miliardi del Jobs act, ne fossero stati spesi 5 per 10 mila manager per le Pmi, legati a un progetto di ampliamento, riconversione, ristrutturazione, riqualificazione aziendale, con forza manageriali di livello, e stima che ognuno di questi avrebbe creato cinque nuovi posti di lavoro.(ANSA).