(ANSA) - ROMA, 8 FEB - Aniem, Associazione delle imprese
edili aderente a Confimi Industria, si dice ''sconcertata'' per
la richiesta di proroga triennale del meccanismo della scissione
dei pagamenti (split payment) per le operazioni tra fornitori e
pubblica amministrazione, chiesto ieri dal Ministro
dell'Economia alla commissione europea.
Il Presidente di Aniem, Dino Piacentini sottolinea ''come tale
meccanismo, mette nelle condizioni le aziende di fungere da
Bancomat allo Stato: l'azienda, con lo Split Payment mentre non
riceve l'Iva sulle commesse, dovrà comunque versare in pagamento
l'Iva su fattura ai propri fornitori. E aspettare fiduciosa che
la Pubblica Amministrazione 'restituisca l'Iva'".
Continua il Presidente di Aniem: "si tratta di un cambio di
rotta rispetto a quanto da anni si cerca di fare, anche a
livello Codice Appalti, sui temi di maggiore attenzione e tutela
delle Pmi nel mercato delle commesse pubbliche per evitare di
dare il colpo di grazia ad un sistema produttivo, lo ricordiamo,
costituito da micro, piccole e medie imprese".
Critico anche Mario Lucenti, il Presidente di Coseam Italia, il
Consorzio stabile di riferimento operativo di Aniem che
rappresenta in modo significativo il mondo della Pmi nel settore
dell'edilizia e delle infrastrutture: "E' una misura che non va
certo nella direzione di incentivare le aggregazioni e le reti
tra imprese. Basti pensare che solo nel 2017, lo Split,
comporterà per ilo nostro Consorzio una perdita di liquidità di
circa 500 mila euro". (ANSA).