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Banca Etica e Federcasse in Palestina

Programma offre credito agevolato per 20 mln in tre anni

(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Finanziamenti agevolati per 20 milioni di euro in tre anni per ridurre i livelli disoccupazione in Palestina, sostenere la generazione di reddito, promuovere banche di territorio e reti di micro imprese. Sono il centro del programma Start up Palestine della Cooperazione Italiana a Gerusalemme, di cui Banca Etica e Federcasse (la Federazione delle banche di credito cooperativo) sono partner.
    Una delegazione delle due organizzazioni, secondo quanto si legge in una nota, hanno preso parte a Ramallah all'incontro 'Un anno di Start Up Palestine: risultati raggiunti e prospettive future' organizzato dal Consolato generale d'Italia a Gerusalemme. Al confronto hanno partecipato il ministro del Lavoro palestinese, Mamoun Abu Shahla, il console generale d'Italia a Gerusalemme, Davide La Cecilia, il governatore della Palestine Monetary Authority (Pma), Jihad Al Wazir, e il direttore per il Budget del ministero delle Finanze, Farid Ghannam.
    Il console La Cecilia ha ribadito l'importanza del programma "uno dei più importanti esempi dell'impegno italiano in Palestina per promuovere opportunità lavorative sostenibili e una stabile crescita economica". E anche il governatore della Pma, Jihad Al Wazir, ha espresso gratitudine verso la cooperazione italiana "per il supporto e l'impegno offerti per migliorare la qualità di vita palestinese".
    "Siamo convinti che la micro finanza possa essere un efficace strumento di inserimento sociale e lavorativo, anche in contesti difficili come quello Palestinese. Continuiamo il nostro impegno per assicurare l'accesso al credito alle piccole imprese cooperative Palestinesi che danno lavoro a giovani e donne, perché la pace si costruisce anche garantendo opportunità economiche alle persone", ha detto il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri. "Le banche di credito cooperativo italiane intendono tenere viva quella formula 'controcorrente' che mette al centro la persona umana, la dimensione territoriale, la sussidiarietà, la democrazia partecipativa", ha osservato il direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti.(ANSA).
   

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