(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Dragan Pavlovic, trent'anni, è il
vincitore del contest fotografico "Le imprese italiane dal
passato al futuro" che ha concluso oggi le celebrazioni per il
70esimo anniversario della CNA nell'auditorium della sede
nazionale della Confederazione, a Roma. Menzioni d'onore sono
state assegnate dalla giuria, presieduta da Giovanni Gastel, ad
Andreas Ikonomu e Vito Rizzi. La giornata è cominciata con
l'intervento del presidente di CNA Comunicazione, Andrea
Nannini, e il saluto di Marirosa Toscani Ballo, nome storico
dell'arte fotografica italiana. Immediatamente dopo è
intervenuto il presidente nazionale della CNA, Daniele
Vaccarino, che ha voluto prima di tutto ricordare come, nel
corso dell'anno di celebrazioni, abbia percorso tutta l'Italia
scoprendo "una creatività nei territori che riflette la
creatività degli associati, partecipando a tante manifestazioni
mai una uguale all'altra". Una situazione che permette di
guardare con fiducia al futuro e ai prossimi settant'anni della
Confederazione. "Negli anni della crisi molte piccole imprese
sono scomparse ma nel complesso - ha spiegato Vaccarino - il
nostro mondo ha dimostrato una forte resilienza e continua a
rappresentare una parte consistente dell'economia. La sfida che
ora ci troviamo davanti, come CNA e come imprese, è quella di
affrontare il cambiamento, e cavalcarlo, forti del nostro primo
valore: la qualità".
Dopo l'intervento del critico d'arte Philippe Daverio - che si è
soffermato sull'evoluzione nel tempo del concetto di
artigianato, anche in rapporto all'arte - un messaggio di sprone
e di ottimismo ha lanciato, infine, Sergio Silvestrini,
segretario generale della CNA. "L'Italia è un Paese
straordinario fatto di gente straordinaria - ha esordito -
Dovremmo essere orgogliosi di noi stessi e, invece, larga parte
dei nostri problemi derivano proprio da questa mancata
consapevolezza". Per Silvestrini, "il nostro 'di più' è il senso
del bello". Dobbiamo sfruttarlo per ritagliarci "il nostro
spazio nel mondo globalizzato, che avremo solo se ridaremo
un'anima al Paese, valorizzando i nostri punti di forza per
trasformare l'Italia nel Paese della bellezza e dell'efficienza,
una bellezza concreta e non contemplativa, nella quale - ha
concluso Silvestrini - l'artigianato e le piccole imprese
potranno avere un ruolo propellente". (ANSA).