(ANSA) - ROMA, 13 MAG - "Ong e leader musulmani in Pakistan
rifiutano aiuti di emergenza contro il Coronavirus ai cristiani
e alle altre minoranze religiose, nonostante questi ultimi siano
fra quelli più gravemente colpiti dalla pandemia". La denuncia
arriva dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Cecil Shane Chaudhry, Direttore Esecutivo della Commissione
Nazionale Giustizia e Pace, organizzazione cattolica per i
diritti umani, in un colloquio con Aiuto alla Chiesa che Soffre
riferisce di annunci di organizzazioni religiose e moschee
rivolti ai cristiani affinché non si presentino per chiedere
cibo e altri aiuti di emergenza. Chaudhry racconta in
particolare il caso dei cristiani di un villaggio nei pressi di
Lahore sulla Raiwind Road, ai quali sono stati negati aiuti
alimentari, e quello di 100 famiglie cristiane escluse della
distribuzione di cibo nel villaggio di Sandha Kalan, nel Punjab,
distretto di Kasur. Chaudhry cita resoconti relativi a staff
incaricati di distribuire sul territorio aiuti di emergenza
contro la Covid-19, i quali rifiutano di fornire aiuto ai non
musulmani poiché le donazioni sono frutto della zakat,
l'elemosina rituale prevista dalla sharia, la legge islamica.
Secondo Chaudhry i cristiani e gli appartenenti ad altre
minoranze religiose hanno particolare bisogno di aiuto perché
molti di loro svolgono i lavori meno pagati, con retribuzioni
giornaliere che li obbligano a vivere sulla soglia della
povertà. "La Covid-19 non conosce confini, ognuno è a rischio,
indipendentemente dalla religione. Come si può ritenere giusto
negare cibo e altri aiuti di emergenza ai cristiani e alle altre
minoranze considerando in particolare che loro sono fra quelli
attualmente più sofferenti?", si chiede il Direttore di
Giustizia e Pace.(ANSA).