(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Accoglienza per i senzatetto, mense,
progetti rivolti alle persone più fragili: è quanto mette in
campo nel mondo la Famiglia Vincenziana riunita questi giorni a
Roma per il primo incontro mondiale dei responsabili degli enti
e istituzioni che la compongono, in rappresentanza di oltre due
milioni di fedeli. "La collaborazione non è un concetto nuovo
all'interno della Famiglia Vincenziana. Era il modello che San
Vincenzo de' Paoli ha proposto fin dall'inizio" ha sottolineato
nel suo intervento introduttivo Padre Tomaz Mavric, Superiore
Generale della Congregazione della Missione. "La Famiglia
Vincenziana è di fatto, anche se non giuridicamente, una delle
più grandi organizzazioni non governative del mondo in termini
di persone coinvolte nella fornitura di servizi e denaro speso.
Siamo una costellazione liberamente configurata di varie
organizzazioni, enti di beneficenza e congregazioni religiose
derivanti dal carisma originale di San Vincenzo. I nostri rami
offrono aiuto e beneficenza in molteplici modi e forme", ha
ricordato. "Papa Francesco ci ricorda che siamo eredi di coloro
che ci hanno preceduto e hanno avuto il coraggio di sognare.
Quindi, vi esorto oggi: abbiate il coraggio di sognare", ha
concluso.
Molti sono i progetti in campo, tra i quali la campagna "13
case". Più di 3200 persone sono state ospitate da questa
iniziativa in 28 Paesi, con 24 nuovi Paesi che aderiranno nei
prossimi mesi. Più di 500 case sono state costruite dai diversi
rami della Famiglia Vincenziana che lavorano insieme per i più
poveri tra i poveri. La Campagna "13 case" è un'iniziativa della
Famvin Homeless Alliance ed è stata lanciata a novembre 2018
durante una conferenza internazionale sui senzatetto a Roma con
l'obiettivo di cambiare la vita di 10.000 senzatetto in tutto il
mondo in 3-5 anni. Il nome deriva dalle 13 case di San Vincenzo
de Paoli costruite per i bambini abbandonati di Parigi nel 17°
secolo. Alcuni progetti si concentrano sulle vittime di
catastrofi naturali, come in Messico, altri sono stati elaborati
per i lavoratori migranti, come in Nuova Zelanda, o per fornire
una sistemazione migliore per le persone che vivono nelle
baraccopoli, come in India. Ma non tutti i progetti della
Campagna "13 case" prevedono la costruzione di case: in Spagna e
Colombia, i Vincenziani hanno organizzato servizi di
sensibilizzazione per andare incontro ai più poveri o ai poveri
che vivono nelle strade; in Perù sostengono i rifugiati
venezuelani in fuga dal loro paese. (ANSA).