Confermare che la Messa della notte di Natale è stata cancellata da ogni chiesa di Baghdad provoca profondo dolore al cardinale Louis Raphael Sako, patriarca caldeo della capitale irachena e presidente dei vescovi cattolici del Paese. "Noi abbiamo paura. Non c'è ordine", denuncia il porporato a Vatican News, facendo riferimento alle violenze scoppiate durante le manifestazioni anti-governative che si sono svolte in tutto il Paese. "In molti ci hanno sconsigliato di evitare le celebrazioni notturne e di spostarle nella giornata. Cosa che abbiamo deciso di fare per scongiurare possibili attacchi", afferma.
"C'è una confusione totale, è una cosa assurda - spiega Sako -. Le persone che protestano nelle piazze vogliono ottenere una vita degna: lavoro, servizi, libertà. La classe politica attuale lavora solo per i propri interessi e non ha fatto nulla in questo senso. Non sappiamo dove vada a finire il denaro pubblico, l'elettricità in tutto il Paese è molto debole, in molti casa manca l'acqua. E la situazione di scuole ed ospedali non è buona. Chi manifesta vuole una politica non corrotta, che serva il Paese e contrasta anche una nuova cultura che sì è creata nel tempo: il confessionalismo che si contrappone al fatto che in realtà tutti siamo cittadini. Insomma, chi protesta cerca il cambiamento".
Come mai la sicurezza a Bagdad è molto debole? "Semplice: non c'è il governo - risponde il patriarca Caldeo -. E le milizie possono fare tutto. Chi uccide gli animatori delle manifestazioni? Non si sa. E perché le autorità non riescono ad individuare i colpevoli? La gente ha paura ma i manifestanti non vogliono saperne di abbandonare le piazze".