(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Quali sono le preghiere di
liberazione, la differenza tra possessione e vessazione, come si
distinguono gli eventi naturali da quelli preternaturali: sono
alcune delle questioni affrontate in un manuale per gli
esorcisti in uscita in questi giorni nelle librerie ("Linee
guida per il ministero dell'esorcismo", a cura dell'Associazione
internazionale esorcisti, edizioni Messaggero di Padova).
L'obiettivo è quello di evitare il 'fai da te' seguendo
"prassi o metodi non corrispondenti alle norme con le quali la
Chiesa regola il ministero dell'esorcistato. L'esorcista - si
spiega nell'introduzione - non può procedere a proprio arbitrio,
dal momento che opera nel quadro di una missione ufficiale che
lo rende in qualche modo rappresentante di Cristo e della
Chiesa".
Il libro vuole essere una risposta anche a quanti descrivono
l'esorcismo come "una realtà scabrosa, violenta, oscura quasi
quanto la pratica della magia, alla quale lo si vuole
contrapporre, ma, in ultima istanza, finendo per metterlo
sullo stesso piano delle pratiche occulte. In realtà, noi
esorcisti cattolici - sottolineano i rappresentanti dell'Aie nel
libro - sappiamo bene che le cose stanno assai diversamente.
L'esorcismo non è frutto di un sapere esoterico; al contrario,
corrisponde pienamente al dettato dell'autentica tradizione" e a
praticare esorcismi fu innanzitutto lo stesso Gesù.
A sottolineare la delicatezza del ruolo di questi sacerdoti,
che vengono scelti dai vescovi di ciascuna diocesi, è nella
prefazione del manuale il cardinale vicario di Roma, Angelo De
Donatis, che sottolinea come l'esorcista non sia "un
distributore di benedizioni". Le Linee Guida "aiuteranno i
sacerdoti esorcisti, membri dell'Aie, a evitare, nell'esercizio
del loro munus, prassi o metodi non corrispondenti alle norme
con le quali la Chiesa regola il ministero dell'esorcistato.
L'esorcista, infatti, non può procedere a proprio arbitrio -
ribadisce il cardinale -, dal momento che opera nel quadro di
una missione ufficiale che lo rende in qualche modo
rappresentante di Cristo e della Chiesa".(ANSA).