(ANSA) - ROMA, 3 LUG - Un limite massimo di permanenza in
Italia di nove anni e una certificazione di conoscenza della
lingua italiana al livello A1 e A2: sono alcune delle novità per
i preti stranieri in Italia, contenute nell'aggiornamento delle
Convenzioni per il servizio pastorale, approvate dal Consiglio
Episcopale Permanente e in vigore dal prossimo primo settembre.
Lo scrive il portale della fondazione Missio. Altra novità di
rilievo riguarda l'introduzione di una convenzione ex novo:
quella per il "servizio di cooperazione tra diocesi italiane",
con l'intento di favorire la mobilità interna dei sacerdoti, per
un aiuto alle diocesi con maggiore carenza di clero.
L'Ufficio Nazionale di Cooperazione Missionaria tra le Chiese
ha promosso in queste settimane videoconferenze con tutte le
Regioni ecclesiastiche italiane per l'illustrazione di tutte le
novità, raggiungendo circa 160 incaricati diocesani.
La certificazione della lingua nasce da "un'esigenza
pastorale", ovvero consentire ad un prete straniero che entra
nel sistema del sostentamento clero di celebrare messa nella
lingua corrente del Paese ospitante, nello specifico l'Italia,
spiegano dall'Ufficio Nazionale di Cooperazione Missionaria tra
le Chiese. Altra importante novità riguarda la durata massima di
permanenza dei preti stranieri nel nostro Paese, che viene
limitata a nove anni. La Convenzione non potrà essere rinnovata
oltre questo periodo: la decisione è maturata in seguito
all'esigenza di "non impoverire le Chiese diocesane di
incardinazione di questi presbiteri", ossia quelle dei Paesi
d'origine.(ANSA).