(ANSA) - ROMA, 09 MAR - I vescovi del Kazakhstan in visita ad
limina dal Papa lo scorso 1 marzo hanno parlato col Pontefice
delle loro preoccupazioni per "la comunione per i cattolici
divorziati e civili" risposati, per "la questione della
comunione per i coniugi protestanti nei matrimoni misti e la
questione della diffusione pratica dell'omosessualità nel
Chiesa", mentre è stata discussa col Pontefice anche
l'affermazione che la "diversità delle religioni" è "voluta da
Dio", contenuta nella dichiarazione congiunta che Papa Francesco
ha firmato il mese scorso il Grande Imam di al-Azhar ad Abu
Dhabi. Lo ha fatto sapere lo stesso vescovo Athanasius
Schneider, ausiliare di Astana, in Kazakhstan, che ha
partecipato all'incontro, in una intervista al sito americano
Lifesite. news.
Nell'intervista, mons. Schneider ha anche attaccato il
recente summit sugli abusi sessuali voluto in Vaticano dal Papa
con i vescovi di tutto il mondo, definendolo uno "spettacolo
clericale" e un "fallimento" per non aver affrontato le "radici
profonde" della crisi e aver emesso "norme molto precise,
convincenti e incisive". Mons. Schneider è stato protagonista di
diverse iniziative contrarie alla linea aperturista del Papa fin
dalla convocazione del sinodo sulla Famiglia che ha portato
all'emanazione del documento Amoris Laetitia.
(ANSA).