Fino a non molti anni fa, in Italia la violenza era semplicemente un delitto "contro la morale pubblica": fu solo nel febbraio 1996 che, con l'approvazione della nuova legge, che lo stupro divenne un delitto "contro la persona". Per il Vaticano, invece, esso dovrebbe essere riconosciuto come un "crimine contro l'umanità".
Lo ha detto chiaramente oggi il cardinale Angelo Becciu, ex sostituto presso la Segreteria di Stato e ora prefetto della Congregazione per le Cause dei santi, durante la beatificazione in Slovacchia della giovane martire Anna Kolesarova. "Quante bambine e donne continuano ad essere oggetto di violenza! Addirittura lo stupro è considerato arma da guerra, rimane impunito, senza essere riconosciuto come crimine contro l'umanità. Ma quante violenze si perpetrano ancora sulle donne anche in questa nostra civile Europa dove il femminicidio continua a prosperare e il corpo della donna è spesso oggetto di commercio indegno della persona umana!", ha affermato il porporato, in un momento in cui gli stupri, i femminicidi, le violenze contro le donne, piaghe che mai conoscono tregua, vedono anzi un'ulteriore recrudescenza.
"Non ci si improvvisa eroi né santi", ha detto nell'omelia il card. Becciu, alla sua prima messa di beatificazione, sottolineando questo particolare accento della vita di Anna, ragazza slovacca di 16 anni, uccisa il 22 novembre 1944 da un militare sovietico per aver difeso la sua castità. "Arrivò preparata al martirio grazie alla sua robusta vita spirituale, nutrita di preghiera quotidiana e di frequenza ai sacramenti", ha affermato il porporato nella messa a Kosice. "Modello di vita per i giovani affinché riscoprano la bellezza dell'amore autentico, come anche il valore della purezza", così Becciu ha ricordato l'assonanza di vita di Anna con quella di Santa Maria Goretti, canonizzata da papa Pio XII nel 1950, e di altre giovani che fecero la sua stessa scelta.
"Il martirio della verginità - ha sottolineato - continua a testimoniare la forza dell'amore di Dio e per Dio, amore che prevale sempre sulla cattiveria dell'uomo". Ricordando il martirio di Anna, nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, il neo-prefetto ha messo in luce le tante storie di fede, i gesti fuori dall'ordinario che evidenziano come l'Europa sia stata fatta dalle persone che hanno creduto in valori irrinunciabili.
Guardando infine al prossimo Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, Becciu ha esortato a non tradire l'amore vero: "Tutti siamo consapevoli di quanto sia indispensabile salvaguardare il creato, operare in favore della purezza dell'aria, dell'acqua e del cibo. È altrettanto e forse ancor più necessario - ha evidenziato - custodire la purezza di ciò che abbiamo di più prezioso: i nostri cuori e le nostre relazioni interpersonali".