Dalla sfogliatella napoletana alla crema di Cogne, i menu Chef’s table a quattro mani attraversano l’Italia, per un viaggio nel gusto. Durante l’esclusivo evento sul ghiaccio uno chef del territorio viene affiancato da un collega del resto d’Italia, e il risultato è un sorprendente menu a quattro mani.
Venerdì sera è stata la volta di Alessandro Buffolino del ristorante Acanto (Milano) e di Filippo Oggioni del ristorante Dandelion (Courmayeur). Il menu si è aperto con la sfogliatella napoletana, seguita da un cioccolatino di budin e pera martin sec e dal foie gras d’anatra delle lande con mango e pepe rosa. Un riso mantecato al cavolo nero, robiola di capra e anguilla affumicata ha anticipato l’agnello in crosta di pane con crema al sedano, rapa, piccoli vegetali e jus alla liquirizia. Ha chiuso la mela verde, con cannella e acetosella.
Gli chef protagonisti sabato sera sono Claudio Brigati de la Chaumière (Courmayeur) ed Eugenio Boer. Dopo l’amuse bouche di benvenuto è la volta dell’uovo di montagna e del risotto alla cenere, salmerino di montagna e le sue uova. Tocca poi allo smoothie di mela, zenzero e carota, al sottofiletto di cervo, salsa carbonada, cavolo rosso all’agro e quindi alla millefoglie di tegole e crema di Cogne.
Domenica è la volta di Mateus Avila Lobo Coehlo di Albufera (Milano) e Stefano Lorusso dell’Hotel Gran Baita (Courmayeur). Dopo due diversi Amuse bouche, tocca ai fagioli dall’occhi con chipirones, menta e aria di ceci e quindi ai tortelli con boudin e patate ratte, terra di olive nere e formaggio Bleu d’Aoste. Segue lo stufato di guancia di maiale iberico con crema di cavolfiore e cialda di prosciutto e, per chiudere, il cremoso al caffè e zafferano di Pleod, caramello salato e gruè di cacao.
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Chef in quota