Rendere pubblici i registri di monitoraggio di Aifa per evitare che le ricerche fatte su internet da parte dei pazienti possano generare confusione. A chiederlo è Emanuela Omodeo Salè, della Società italiana di farmacia ospedaliera (Sifo), durante il seminario "L'appropriatezza prescrittiva degli inibitori della tirosin-chinasi nella leucemia mieloide cronica in funzione del ciclo di vita dei prodotti", nell'ambito del XLI congresso nazionale della Sifo. "Le ricerche che vengono fatte sul 'dottor Google', quindi su internet, sono basate su informazioni molto spesso provenienti da fonti non affidabili - dice Omodeo Salè - Rendere fruibili le informazioni dei registri di monitoraggio di Aifa, per le associazioni dei pazienti, in forma rispettosa della privacy, potrebbe portare al venir meno dell'allarmismo e della confusione che molto spesso si genera".
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