(ANSA) - ROMA, 17 FEB - La Cna Lazio lancia grido d'allarme
riguardo al Decreto Legge del 16 Novembre 2023 che elimina la
possibilità di applicare lo sconto in fattura o cedere i crediti
per gli interventi edilizi e quelli connessi all'efficientamento
energetico e blocca la possibilità di acquistare i crediti
bloccati da parte degli enti locali.
"Uno scenario che si annuncia catastrofico per migliaia di
imprese che saranno costretti a bloccare i lavori con il rischio
di licenziare i lavoratori. Un provvedimento -afferma il
presidente CNA Lazio Erino Colombi- che è arrivato senza
consultare le parti sociali e che non prevede neanche un periodo
transitorio per ridurre gli impatti negativi sull'intera filiera
delle costruzioni e su quella dell'indotto. Una filiera che
negli ultimi tre anni ha fatto da traino alla ripresa
dell'economia del nostro Paese piegata dall'emergenza Covid e
che, se messa in crisi, non riuscirebbe a garantire le
opportunità per evitare gli scenari foschi che molti economisti
intravedono".
Nel Lazio le imprese interessate dal provvedimento "sono circa
8.000 con oltre 30.000 lavoratori che rischiano il posto di
lavoro e con una contrazione stimata dell'1% sul Pil regionale.
Sono imprese dei settori costruzioni, impianti e serramenti che
rischiano di essere spazzate via dal mercato da un provvedimento
inopportuno e privo di ogni logica".
"Auspichiamo in un passo indietro del Governo, siamo pronti a
contrastare in qualunque sede legislativa il provvedimento
adottato, nel segno dell'azione di rappresentanza che con
orgoglio portiamo avanti a sostegno delle imprese", conclude
Colombi. (ANSA).