Terremoto: assessore Marche, è ora dell'ascolto dal basso
Territorio protagonista come nel sisma del 1997

(ANSA) - ANCONA, 22 FEB - "Gioco di squadra e sussidiarietà:
il territorio sia protagonista come nel '97". E' il cambio di
rotta annunciato dall'assessore regionale alla Ricostruzione
post sisma Guido Castelli, a margine di alcuni incontri nelle
zone del cratere sismico del Maceratese. Il primo, presso il
locale Usr, con i sindaci di alcuni Comuni come Valfornace,
Ussita, Gualdo e Tolentino; il secondo con l'Ance (Associazione
nazionale costruttori edili) di Macerata. Il tutto insieme al
commissario straordinario Giovanni Legnini e al direttore
dell'Usr Stefano Babini. Proprio la contestuale presenza dei due
organi commissariali, fa sapere la Regione Marche, è il "primo
segnale di una preziosa sinergia istituzionale". Obiettivo degli
appuntamenti è tracciare sul campo le esigenze concrete di un
territorio ancora alle prese con una lenta ricostruzione,
perseguito attraverso l'ascolto dei protagonisti della vita
politica, sociale ed economica del tessuto locale. "In queste
ultime settimane abbiamo dato il via ad una vera e propria
svolta nel metodo di approccio verso i problemi della
ricostruzione - ha detto Castelli -, un cambio di rotta rispetto
a quello adottato tra il 2016 e il 2020 dalla precedente giunta.
Finora abbiamo assistito ad un sistema gerarchizzato e
centralistico, che ha tentato di affrontare i problemi dall'alto
verso il basso. I risultati li sappiamo tutti: provvedimenti a
pioggia e tanta confusione". "Vogliamo riproporre - ha
sottolineato l'assessore - il modello marchigiano vincente del
post sisma 1997 attraverso, da un lato, un lavoro sinergico e
compatto sul piano istituzionale, tra Regione, Commissario e
Usr, dall'altro, una disponibilità all'ascolto di sindaci e
delle realtà socio-economiche locali per una ricerca di
soluzioni che viene dal basso, da quel territorio che in questi
anni ha lamentato una profonda trascuratezza. Le istituzioni
locali non saranno più meri e passivi destinatari di azioni
centralizzate, ma protagonisti della ricostruzione. Le azioni di
questi giorni lo testimoniano. Anche se i problemi restano c'è
tutto un altro atteggiamento e un clima di coesione".
In particolare, l'incontro con i sindaci del Comuni maceratesi è
stato l'occasione per affrontare alcune tra le tematiche più
complesse e delicate che, dice lo stesso Castelli, "necessitando
di una risposta il più sollecita possibile, evocano il bisogno
di attivare i poteri di deroga propri del Commissario, il quale,
nella stessa ottica di squadra, intende esercitare d'intesa con
Regione e Usr". Al centro della riunione con Ance, invece, i
temi della ricostruzione pubblica e privata: "Adottando il
principio di sussidiarietà - prosegue Castelli - intendiamo far
tesoro degli spunti e indicazioni che giungono dal mondo delle
imprese e professioni. Come la necessità di revisionare o
perfezionare strumenti normativi al fine di consentire una
ricostruzione tempestiva e di qualità. Per questo - annuncia -
abbiamo concordato con l'associazione di avviare tavoli tecnici
per affrontare la questione della gestione delle macerie". Dopo
la raccolta delle macerie pubbliche restano quelle private: "4,2
milioni di tonnellate che richiedono un sistema ben organizzato
di smaltimento e riutilizzo anche all'insegna dell'economia
circolare" conclude Castelli. (ANSA).
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