(ANSA) - ANCONA, 8 OTT - Sulla ricostruzione si è "perso un anno e mezzo", serve un "provvedimento straordinario come quello per Genova altrimenti la ricostruzione la finiamo tra 70 anni". Ne è convinto Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche che l'11 ottobre darà vita all'assemblea regionale ad Ancona, con la presenza anche di Enzo Bianco, presidente del Consiglio Nazionale Anci, in vista del 19/o Congresso nazionale di Arezzo (19-21 novembre). La ricostruzione sarà in primo piano nella precongressuale dove verranno affrontati anche i temi delle funzioni associate dei Comuni, delle carenze di personale e dei tagli agli enti locali. Intanto Mangialardi torna a ribadire le richieste dei Comuni per il post sisma in particolare una "governance in grado di rispondere in maniera efficace ed efficiente", un "testo unico" che eviti di agganciare le norme per Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo ai vari decreti con il "rischio ogni volta di perdere un pezzo" e una "norma che semplifichi davvero e rimetta al centro le zone terremotate". Il presidente Anci Marche sottolinea l'importante funzione propulsiva e di coordinamento dei Comuni da parte dell'associazione, ma anche di "pungolo" a Regione e Ministeri, che ha fatto sì che il terremoto non fosse solo uno dei temi. Un ruolo che si concretizzerà anche nella presentazione di proposta di legge quadro, un testo "organico" sul post sisma. La visita del premier Conte a Castelsantangelo sul Nera e il fatto che abbia voluto trattenere a sé la delega per la ricostruzione per "porvi particolare attenzione" sono stati apprezzati, ha osservato Mangialardi, "speriamo seguano atti...". Per Genova "si è consentito di progettare e appaltare in deroga: vogliamo lo stesso provvedimento, se si è fatto per genova si può fare per le aree sisma. Servono tutele e percorsi anti-corruzione, ma vogliamo provvedimento come quello altrimenti la ricostruzione la finiamo tra 70 anni".