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Berdini lascia: 'Periferie sprofondano'. Raggi: 'Noi andiamo avanti'

Lo comunica in una nota l'assessore all'Urbanistica, in questi giorni travolto dalla bufera sulle sue dichiarazioni nei confronti della Raggi

Berdini lascia la giunta Raggi: mentre le periferie sprofondano si pensa allo stadio, dice l'ex assessore all'Urbanistica. Deleghe alla sindaca, che afferma: noi andiamo avanti. M5s attacca la stampa sulla pubblicazione delle chat tra Raggi e Di Maio su Marra.

Di Maio, Berdini? Abbia coraggio non diffamare soltanto  - "E' una cosa già accaduta nella storia del M5s: finché si sta dentro tutti pronti a portare avanti la battaglia del Movimento, quando si va via si abbia il coraggio di dire le cose buone fatte e non diffamare soltanto". Lo afferma, ospite di Unomattina, il vice presidente della Camera Luigi Di Maio interpellato sull'addio dell'assessore Paolo Berdini. "Tutti i dossier sull'urbanistica di Roma vanno avanti", aggiunge Di Maio che sullo stadio sottolinea: "il progetto è cambiato, l'obiettivo ora è un progetto sostenibile".
"Speriamo di riuscire" a portare al termine il progetto Stadio, sottolinea Di Maio osservando che, in tal caso, "dimostreremo che quando l'amministrazione chiede dei valori all'interno di un progetto siamo d'accordo". Di Maio sceglie invece di "non rispondere alle accuse" lanciate oggi a mezzo stampa dall'ex assessore Paola Muraro ma sottolinea: "questa città stiamo cercando di rimetterla in piedi, ma fatecelo fare". Perdiamo pezzi? "Anche Trump li perde e il sindaco di Firenze ha appena fatto un rimpasto...", osserva l'esponente M5S prima di soffermarsi sul caso della chat con Virginia Raggi su Raffaele Marra. "Ieri sono finito sui giornali per una notizia falsa, se i direttori si vogliono scusare ritiro le querele", spiega Di Maio secondo il quale la vicenda della chat dimostra come "il M5S le pulci le fa soprattutto ai nostri". E su Marra Di Maio conferma come, avendo lavorato anche nelle Giunte precedenti, "avevamo diffidenze e per questo avevamo chiesto la rimozione. Ma su Marra Raggi ha già chiesto scusa".

Berdini dice addio e accusa, 'pensano solo allo stadio' - Il progetto per lo stadio della Roma accelera e nelle stesse ore Paolo Berdini, in bilico da giorni, rende irrevocabili le dimissioni da assessore all'Urbanistica della capitale. Lo fa con un duro attacco alla giunta M5S, dopo la sua assenza all'incontro con la società giallorossa e il costruttore Luca Parnasi.

"Dovevamo riportare la città nella piena legalità e trasparenza delle decisioni urbanistiche - scrive Berdini in una nota all'ANSA -, invece si continua sulla strada dell'urbanistica contrattata, che come è noto ha provocato immensi danni a Roma". "Adesso basta: abbiamo anche sorvolato sui pettegolezzi da bar - commenta la sindaca Virginia Raggi -, ora prendiamo atto che l'assessore preferisce continuare a fare polemiche piuttosto che lavorare. Noi andiamo avanti". Raggi potrebbe ora tenere la delega all'Urbanistica. Finisce così il caso aperto dalle pesanti critiche del professore alla sindaca, raccolte da un cronista del quotidiano La Stampa sei giorni fa. Raggi perde per strada un altro pezzo importante, ennesimo colpo di scena in otto mesi, mentre impazza lo scontro tra M5S con Beppe Grillo in testa e i media. Stavolta sulle chat tra l'ex capo del Personale Raffaele Marra, la sindaca e il possibile candidato premier di M5S Luigi Di Maio.

Il progetto dello stadio e i nodi da sciogliere (LEGGI)

"Era mia intenzione servire la città mettendo a disposizione competenze e idee - afferma Berdini -. Prendo atto che sono venute a mancare le condizioni per poter proseguire il mio lavoro". L'urbanista nemico giurato dei 'palazzinari' attacca: "Mentre le periferie sprofondano in degrado senza fine e aumenta l'emergenza abitativa, l'unica preoccupazione sembra essere lo stadio della Roma". Il 'nuovo Colosseo' evocato da Francesco Totti è il punto cruciale per il 67/enne professore. "La più imponente speculazione immobiliare del momento in Europa" l'ha bollata così, chiedendo un drastico taglio di cubature.

Berdini dopo aver definito Raggi "impreparata" parlando con il cronista della Stampa, "corte dei miracoli" e "banda" i suoi fedelissimi, oltre a pesanti illazioni sulla sua vita privata, sei giorni fa aveva dato le dimissioni. Raggi le aveva respinte con riserva ed era stata annunciata una verifica sull'operato dell'assessore. Berdini aveva tentato all'inizio di smentire il colloquio-intervista, sbugiardato però dall'audio messo online. Dopo le scuse alla sindaca "con il capo cosparso di cenere e le ginocchia sui ceci" - aveva detto la stessa Raggi -, il professore era finito sotto esame. Due giorni fa in una lettera al Fatto Quotidiano Berdini si era offerto di proseguire "la battaglia per la legalità". "Pensi a lavorare, la pazienza ha un limite", la replica gelida della sindaca. Molte le perplessità sull'assessore tra gli stessi consiglieri M5S. "Si è intensificata la sua attività mediatica negli ultimi giorni a cui non è corrisposta un'attività fattiva - dice dopo l'addio Pietro Calabrese uno dei consiglieri -: la sintesi perfetta è dice ma non fa".

Da sinistra si lamenta invece la "vittoria dei palazzinari". L'uscita di scena di Berdini arriva nel giorno in cui la nuova riunione sullo stadio sancisce un'accelerazione verso la costruzione dell'impianto. Il vicesindaco Luca Bergamo ringrazia "la Roma per aver risposto alle sollecitazioni dell'amministrazione", "presentandoci oggi una revisione del progetto che ha dei caratteri fortemente innovativi". "Se rispetteremo i tempi del 3 marzo? E' ovvio", aggiunge. E' la scadenza per non azzerare l'iter del progetto. All'incontro anche la presidente M5S della Commissione Urbanistica Donatella Iorio, che alcune voci danno possibile sostituta di Berdini.

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