(ANSA) - L'AQUILA, 10 GIU - "La novità, molto importante, è
che ai circa 2 miliardi di finanziamento in base alla
legislazione vigente, per portare avanti il progetto di messa in
sicurezza si è aggiunto un ulteriore miliardo derivante da fondi
statali. Si tratta di un fondo complementare che ha lo stesso
regime del recovery fund, cioè da attuare entro il 2026, creato
per integrare le opere finanziate con i fondi europei con altre
che non hanno trovato capienza in questi ultimi". Lo ha detto
Maurizio Gentile, commissario straordinario nominato dal Governo
per l'attuazione del progetto di messa in sicurezza antisismica
delle autostrade A24 e A25. Gentile, annunciando che sono in
dirittura d'arrivo sia il mega progetto sia il piano economico
finanziario della concessionaria Strada dei Parchi - che faranno
parte di una relazione congiunta da presentare al Cipe -
sottolinea che "con il miliardo aggiuntivo è previsto un
consistente investimento in tecnologie di controllo strumentale
delle cosiddette opere d'arte, cioè i viadotti e le gallerie, ma
anche interventi strutturali su di esse".
Gentile conferma che si lavora a un'opera agibile per i
prossimi 100 anni: "In relazione al progetto - spiega all'ANSA -
non ci sono novità tecniche rispetto a quanto detto nelle
settimane scorse, e cioè che è in campo l'ipotesi progettuale di
riclassificare l'infrastruttura autostradale attuale secondo le
leggi e le tecniche che si userebbero per una costruzione
ex-novo, per avere un'opera dalla vita nominale utile molto
lunga per le future generazioni".
"Tutta l'autostrada deve essere messa in sicurezza,
cominciando dalle opere a maggiore rischio sismico - continua
l'ingegnere - Il cronoprogramma prevede che l'intervento sia
diviso in due fasi prioritarie, una più urgente e consistente,
entro il 2030, e una dopo il 2030, nei successivi 4-5 anni. Con
la prima fase l'autostrada sarà adeguata e messa in sicurezza
per la parte a maggiore vulnerabilità; nella seconda ci saranno,
tra le altre, opere di completamento. Ho riproposto
l'impostazione al nuovo ministro e ho rimodulato i primi
interventi della prima fase prioritaria alla luce del fondo
aggiuntivo" conclude.
La proposta è già stata presentata al Ministero delle
Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Non sono emerse
nuove ipotesi di costi: l'ultima sul campo, legata a una bozza
poi tramontata, prevede un ntervento di 3,1 miliardi di euro di
lavori, di cui 2 a carico dello Stato e 1,1 a carico della
concessionaria. Secondo quanto si è appreso, il grande progetto
di messa in sicurezza avrebbe un costo di 6,5 miliardi di euro.
(ANSA).