(ANSA) - PESCARA, 02 FEB - "È una misura che persegue il
miglioramento e la stabilizzazione dei mercati superando gli
squilibri tra domanda e offerta del nostro Montepulciano
d'Abruzzo Doc venduto a un prezzo troppo basso rispetto alla
effettiva qualità. La Regione Abruzzo doveva dare una risposta
efficace per consolidare il valore e il prestigio delle nostre
Denominazioni, tutelando la filiera e le numerose eccellenze
abruzzesi". Così, il vicepresidente della Giunta regionale con
delega all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, sul provvedimento
approvato dalla Giunta che di fatto impedisce la vendita di una
quantità di vino prodotta pari al 20 per cento del totale. Si
tratta del cosiddetto "bloccaggio", misura adottata in
applicazione della legge 238 del 2016 che prevede la possibilità
di accantonare una quota del vino prodotto idoneo alla
rivendicazione della DOC da parte di aziende che ancora non
l'hanno ottenuta. Bloccaggio che sarà valido fino al 30 giugno
2024, dopodiché, salvo proroghe, il vino verrà automaticamente
riclassificato o Igt o da tavola.
"Abbiamo deciso di impedire la vendita di una quota di vino -
ha continuato Imprudente - in una logica di tutela del comparto
vinicolo e di valorizzare prodotti che sono il fiore
all'occhiello e motore trainante del brand Abruzzo e del made in
Italy nel mondo".
Dal bloccaggio sono escluse le cosiddette aziende verticali,
quelle cioè che producono, trasformano e imbottigliano. Sono
altresì esclusi il Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva, quello
biologico e tutte le sottozone.
Il Consorzio per la tutela dei vini d'Abruzzo ha sollecitato
la Regione affinché venisse approvato il provvedimento entro
gennaio; per il Montepulciano, infatti, si può chiedere
l'idoneità alla DOC dal primo febbraio, cioè 30 giorni prima
dell'immissione al consumo, per legge fissata al primo marzo.
"Si produce troppo Montepulciano - ha concluso Imprudente - e i
prezzi non remunerativi sviliscono le nostre produzioni e
danneggiano le nostre eccellenze".
Secondo la legge sul bloccaggio, "le Regioni, al fine di
migliorare o stabilizzare il funzionamento del mercato dei vini
e per superare squilibri congiunturali, su proposta e in
attuazione delle decisioni adottate dai Consorzi di tutela e
sentite le organizzazioni di categoria più rappresentative e le
organizzazioni professionali della regione, possono stabilire
sistemi di regolamentazione della raccolta dell'uva e dello
stoccaggio dei vini ottenuti in modo da permettere la gestione
dei volumi di prodotto disponibili, compresa la destinazione
degli esuberi di produzione di uva e della resa di
trasformazione di uva in vino". (ANSA).
Vino, approvato bloccaggio al 20% Montepulciano d'Abruzzo Doc
Vicepresidente Regione, 'risposta efficace a istanze produttori'
