(ANSA) - CHIETI, 06 GIU - "L'Abruzzo e il Molise hanno delle
caratteristiche particolari: ci sono delle aree urbane più
grandi e ci sono anche delle aree rurali: in ogni caso i reati
contro il patrimonio e anche queli che hanno a che fare con la
detenzione e lo spaccio di stupefacenti sono quelli su cui
rivolgiamo la maggiore attenzione". Lo ha detto il generale di
Brigata Paolo Aceto, comandante della Legione Carabinieri
Abruzzo e Molise, a margine della cerimonia per celebrare i 208
anni della fondazione dell'Arma, celebrata nella caserma
"Rebeggiani" di Chieti, sede del Centro nazionale
amministrativo.
Per quanto riguarda le infiltrazioni della criminalità
organizzata "credo che nessun territorio ormai in Italia possa
dirsi immune da rischi di infiltrazione - ha detto ancora Aceto
- La cosa che ci rassicura, penso di poter dire che il tessuto
socio economico abruzzese e molisano sia sano, e quindi le
inflitrazioni, i rischi di infiltrazione su cui noi siamo sempre
molto attenti, sono al momento circoscritti e speriamo di
riuscire a contrastarli al meglio". Quanto all'attività
operativa "un anno di reati si può raccontare non solo con un
numero, 32.000 reati perseguiti, ma si può raccontare con
l'attività quotidiana, la presenza sul territorio, l'ascolto, la
vicinanza alle popolazioni - ha detto ancora il generale Aceto -
è un'attività difficilmente trasformabile in un numero, che però
che assorbe veramente l'animo e tutto l'impegno del
carabiniere". (ANSA).
Carabinieri, generale Aceto, circoscritti rischi infiltrazioni
Comandante Abruzzo e Molise a cerimonia 208 anni fondazione Arma
