PORDENONE - "L'infanzia è un'invenzione degli adulti". Andrés Barba, ospite a Pordenonelegge con "Repubblica luminosa" (La nave di Teseo), ha una visione totalmente disillusa del mondo dei bambini. "Nel romanzo, una torma di bambini selvaggi e violenti invade un villaggio dei tropici - ha anticipato. E per quanto possa sembrare una storia assurda, in realtà è decisamente realistica: le comunità infantili sono innumerevoli e sparse in tutto il globo. Ho deciso di usarle come simbolo per sfatare il mito dell'infanzia, mostrandone anche i lati infernali. Da quando la fede nel paradiso ultraterreno proposto dalle religioni ha iniziato a sbiadire, gli uomini hanno cominciato a nutrire la necessità di un pezzetto di eden a portata di mano. E così ne hanno proiettato le caratteristiche nei bambini, costringendoli ad un teatrino di felicità". "Ironicamente - ha proseguito in conferenza stampa - il tipo di società anarchica che tratteggio nel romanzo, organizzata secondo una gerarchia orizzontale, è molto più naturale di quelle costruite dagli adulti - ha concluso lo scrittore iberico - Queste ultime, al contrario, vogliono istituzionalizzare i bambini, costringendoli a trasformarsi in cittadini rispettosi delle regole il più velocemente possibile".
In collaborazione con:
Pordenonelegge