Il tratto valdostano della Via Francigena è percorribile in 25 ore di cammino, divise in cinque tappe. Il percorso attraversa 20 comuni e si sviluppa lungo 90 chilometri di strade, sentieri, sterrato. La segnaletica è gialla, il tracciato è indicato con il segnavia 103.
Si parte dal Colle del Gran San Bernardo, dominato dalla statua del Santo: vicino al lago, ancora in territorio svizzero, sorge l'Ospizio, dove si possono trovare i famosi cani San Bernardo. La strada, costruita dagli antichi Romani nel primo secolo d.C., si presenta a volte tagliata nella roccia e altre volte lastricata prima di diventare una mulattiera panoramica che scende a valle, incontrando Saint-Rhemy, famosa per lo Jambon de Bosses, Saint-Oyen, dove sorge l'antica casaforte Chateau Verdun oggi casa di accoglienza, e Etroubles, con il suo museo a cielo aperto.
La seconda tappa porta ad Aosta, lungo il tipico Ru Neuf che passa a Gignod e scende verso il fondovalle. Il capoluogo valdostano è conosciuto per le vestigia romane - l'inconfondibile Arco d'Augusto, la Porta Praetoria, il Teatro romano, il Criptoportico forense, la cinta muraria - ma anche per monumenti di epoca medievale come la Cattedrale e la chiesa Collegiata di Sant'Orso e per l'eccezionale area megalitica di Saint-Martin de Corleans con testimonianze archeologiche che vanno dalla fine del V millennio a.C. al XII sec. d.C.
La terza tappa, da Aosta a Chatillon, si sviluppa in mezzo a vigneti e castelli. Lungo il percorso - in prevalenza comodi sentieri e mulattiere - spiccano il castello di Quart, il borgo di Nus, il castello di Fenis, le vigne del Chambave Muscat, il castello di Cly a Saint-Denis e il castello Gamba di Chatillon. La quarta tappa porta a Verres, lungo il corso della Dora Baltea. All'inizio si percorre una salita prima di imboccare il sentiero che costeggia un 'ru' Chandiana fino a Saint-Vincent, dove si passa accanto al noto stabilimento termale. Seguendo un tratto dell'antica strada delle Gallie, si arriva a Montjovet e quindi a Verres, località nota per il castello e il Carnevale storico. A poca distanza, inoltre, c'è Issogne con il suo castello medievale conosciuto per la fontana del melograno in ferro battuto. L'ultima tappa conduce infine al confine con il Piemonte, passando per Arnad dove si produce il famoso lardo, per Bard con l'imponente fortezza diventata un importante polo culturale, per Donnas con la strada romana del primo secolo a.C. di cui rimane un passaggio archivoltato ricavato nella roccia, e infine a Pont-Saint-Martin.
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