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Porti: D'Agostino, Turchia tra nostri principali partner

E' anche piattaforma logistica naturale per Iran

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ISTANBUL - Non soltanto "la Turchia è uno dei nostri primi partner commerciali, e Logitrans è l'evento fieristico di settore più importante per chi guarda a quel mercato", ma la "Turchia è la piattaforma logistica naturale per l'Iran che per noi è un mercato interessantissimo e dove abbiamo ottimi rapporti e siamo arrivati per primi". A dirlo è Zeno D'Agostino, neo presidente dell'AdSP dell'Adriatico Orientale, nella capitale turca per partecipare alla kermesse dove da oggi al 18 novembre parteciperanno più di 15.000 operatori di 54 Paesi, con 220 espositori da 22 nazioni.

Il Porto di Trieste, winning intermodal gateway to Europe, è presente all'appuntamento con uno stand. Una "fiera importante, che se la gioca con Mosca e con Monaco - che però è biennale - Da parte nostra, ci sono cose interessanti che riguardano investimenti che i turchi in modo diretto o indiretto stanno facendo, come sul molo VI e V - ha proseguito D'Agostino - E' stata appena data una nuova concessione di 25 anni a Samer per il potenziamento della struttura, un investimento di 20 milioni di euro dello stesso Samer (di cui i turchi hanno una quota del 60%) per la costruzione di un nuovo terminal intermodale ferroviario". Per il presidente dell'Autorità portuale di Trieste, con gli operatori turchi c'è inoltre una "sintonia di intenti per quanto riguarda il trasferimento modale e sono molto sensibili al tema ferroviario. Sintonia che non si trova facilmente in altri porti italiani".

E' proprio questo aspetto che sottolinea lo stand, la forte vocazione intermodale che contraddistingue lo scalo e permette alle merci che arrivano dalla Turchia, di raggiungere velocemente via treno le destinazioni del Centro Est Europa. "L'autostrada del mare - ha riepilogato D'Agostino - settore che storicamente costituisce uno dei business di punta di Trieste, conta su una ventina di toccate settimanali che collegano lo scalo giuliano con i porti di Istanbul (Pendik e Haydarpasa), Ambarli, Cesme e Mersin, con un tempo di percorrenza di 2 o 3 giorni". Grazie ai "gruppi Samer e Parisi possiamo contare sulla presenza costante delle grandi compagnie armatoriali e logistiche turche che da anni stanno investendo a Trieste. U.N. Ro-Ro, Ekol e Ulusoy, sono aziende straordinariamente dinamiche e partner fondamentali per il nostro porto",conclude D'Agostino.
La Turchia ha "pesato" per il 38 per cento nel 2015 nel porto di Trieste, in termini di tonnellaggio ed escludendo il traffico petrolifero (che costituisce il 70% del volume di tonnellate). Se si include il petrolio la percentuale scende all'11.

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