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  • Da scavi per ferrovie un patrimonio archeologico millenario
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Da scavi per ferrovie un patrimonio archeologico millenario

Italferr, milioni di reperti, le nuove opere tutelano la storia

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ROMA I lavori per l'alta velocità in Italia stanno facendo affiorare un patrimonio archeologico che va indietro nel tempo fino all'Età del rame. Gli scavi effettuati per le nuove tratte - spiega la società di ingegneria Italferr del gruppo Ferrovie dello Stato - hanno portato alla luce milioni di reperti archeologici che ora, attraverso le Soprintendenze, iniziano ad essere valorizzati e resi fruibili dai cittadini nei musei.
"Siamo stati i primi a dotarci, già nel 1996, di uno staff di archeologi e una struttura dedicata, e solo per il 2017 ammontano a 10,5 milioni di euro le risorse impegnate nelle attività di scavo", afferma l'amministratore delegato di Italferr, Carlo Carganico.

Un team di otto archeologi specializzati si occupa di indagini preventive fin dalle prime fasi della progettazione di nuove opere, con un duplice obiettivo: evitare l'aumento di costi e tempi che si crea quando si scopre un sito archeologico in corso d'opera, e tutelare i reperti fino alla successiva fase di restauro e restituzione ai territori.
Ne sono esempio la tomba dipinta del IV secolo A.C. che sarà esposta nel museo di Maddaloni (Caserta), e i 2.500 reperti restaurati tra quelli rinvenuti sulla tratta Cervaro-Bovino della Napoli-Bari, alcuni dei quali saranno visibili nel museo di Manfredonia (Foggia). Si tratta per lo più di vasi e monili dauni del VI-IV secolo A.C., ma tra i ritrovamenti spiccano anche reperti del IV millennio A.C., nell'Età del rame.

"L'archeologia preventiva è un asset che risiede in azienda da oltre 20 anni, oggi e in futuro tra gli elementi che più ci qualificano in Italia e nel mondo", evidenzia Carganico. "Il nostro modus operandi porta a dimezzare i costi e a ridurre del 40% i tempi di realizzazione delle opere. In più consente di preservare un patrimonio archeologico dal valore inestimabile in cui risiedono l'identità e l'eredità storica del paese".

In collaborazione con:
Italferr

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