VERONA - "Nei rapporti con la Russia assistiamo a un progressivo deterioramento che mi preoccupa, con tensioni verbali che richiamano alla Guerra Fredda".
Lo ha detto, oggi al 5° Forum Eurasiatico di Verona che si è aperto questa mattina, il presidente per la Fondazione per la Collaborazione tra i popoli, Romano Prodi.
"Il punto cruciale - ha spiegato Prodi - è l'Ucraina, dove si è trasformato un ponte in un campo di battaglia che ha reso difficile anche la situazione in Siria e in Medio Oriente. E senza un accordo tra Russia e Stati Uniti non si riuscirà ad arrivare alla pace in Siria e in qualche modo a una tregua in Medio Oriente. E questa è un'ammissione automatica della debolezza dell'Europa".
Secondo l'ex premier: "il processo di deterioramento sistemico colpisce i rapporti Ue con tutta l'Eurasia sia sul piano politico che economico e le continue piccole provocazioni di esercitazioni militari fanno pensare che la leva di comando sia passata dai politici ai militari".
"Ma io sono convinto - ha proseguito Prodi - che la Russia non possa portare a termine il proprio processo di sviluppo senza il legame indispensabile con l'Europa; per questo è necessaria una conferenza in cui si faccia il punto e si mettano le carte sul tavolo".
L'ex presidente della Commissione Europea ha poi chiuso con una riflessione sulla politica degli Stati Uniti nei rapporti con Cina e Russia: "nella politica bisogna gestire anche i problemi di oggi - ha detto - e gli Usa non li hanno gestiti; ancora meno lo ha fatto l'Ue".
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