Successo per la serata d’esordio di Nabucco al 99/o Arena di Verona Opera festival. Il capolavoro verdiano, terzo titolo nel cartellone areniano, è andato in scena con uno degli allestimenti più apprezzati dalla critica ed applauditi dal pubblico del più grande teatro all’aperto del mondo, ossia quello di Arnaud Bernard, che ha ricollocato la vicenda biblica negli anni in cui Giuseppe Verdi compose l’opera, in un’Italia ancora alla ricerca della propria indipendenza e identità nazionale e per la quale questo titolo è diventato immediatamente emblematico, con successo che continua dal 9 marzo 1842 ad oggi, quando alla Scala di Milano debuttò l’opera spesso interpretata come quella dallo spirito più risorgimentale del maestro di Busseto, perché gli spettatori italiani dell'epoca potevano tracciare paralleli tra la loro condizione politica (nella dominazione austriaca) e quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese. Apprezzata la scenografia imponente di Alessandro Camera che, fra barricate e saloni, ruota intorno ad un edificio che rievoca il Teatro alla Scala di Milano, città appunto al centro dei moti risorgimentali del 1848. Applaudito interprete di Nabucco il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat, tornato sul palcoscenico areniano dopo il grande successo personale riscosso come nuovo Rigoletto proprio alla Scala. Nel ruolo di Abigaille, per la prima volta in Arena il soprano uruguaiano Maria José Siri. Al suo debutto areniano anche il basso Abramo Rosalen nei panni di Zaccaria, mentre il tenore Samuele Simoncini e il giovane esordiente mezzosoprano Francesca Di Sauro interpretano rispettivamente Ismaele e Fenena. Nei panni del Gran Sacerdote di Belo il baritono Nicolò Ceriani, Abdallo è interpretato da Carlo Bosi. Il cast è completato dalla giovane Anna, sorella di Zaccaria, portata in scena da Elisabetta Zizzo. L’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro preparato da Ulisse Trabacchin sono diretti da Daniel Oren, tornato alla guida di questo allestimento che richiede centinaia di mimi, figuranti e tecnici, dopo averne diretto la prima assoluta nel 2017. Il Maestro Oren sarà sul podio per sette rappresentazioni, mentre la recita del 18 agosto sarà diretta da Alvise Casellati.
In collaborazione con:
Fondazione Arena Verona