BARI - Innovazione, formazione, inclusione. È la sintesi di quello che la Puglia ha raccontato di se stessa nei nove giorni della Fiera del Levante, attraverso centinaia di appuntamenti, tra meeting e convegni, workshop e focus tematici, organizzati all'interno dei padiglioni istituzionali della Regione.
La vicepresidente, Angela Barbanente, ricorda i punti fondamentali delle sfide lanciate dalla Regione in questa Fiera e nei dieci anni di governo, a partire proprio "dall'innovazione in tanti campi, quello della ricerca e della produzione, dell'edilizia, del recupero urbano e dell'inclusione sociale". Innovazione come unica strada per essere competitivi. Ma "non può esserci innovazione - dice Barbanente - senza formazione, a partire dalla scuola, dall'università e dal mondo della ricerca. Tutti settori in cui la Puglia ha investito molto in questi anni". E poi un altro tema molto caro alle politiche regionali del governo Vendola, quello dell'inclusione. "Non c'è innovazione - continua la vicepresidente della Regione - se aumentano le diseguaglianze". Innovazione tecnologica e sociale è la parola chiave, dunque, con uno sguardo sempre attento alla valorizzazione del territorio.
"Questa Fiera ha una doppia anima - conclude Angela Barbanente - è attrattiva e allo stesso tempo mostra l'eccellenza, rispecchiando quello che ha provato a fare la Puglia in questi anni". Una Puglia considerata ormai a livello internazionale "un brand, un sogno, che si basa sulle sue risorse naturali e sulla straordinaria capacità di accoglienza delle sue genti".
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