PESCARA - Solo il 20% delle imprese abruzzesi del settore metalmeccanico ha effettuato investimenti nel primo semestre del 2014 e ancora più drastiche sono le previsioni per il futuro: nella seconda metà dell'anno ha previsto investimenti meno del 10% delle aziende.
A scattare la fotografia della difficile situazione in cui versa il comparto è la locale Federmeccanica, in occasione della presentazione, a livello nazionale, della 132/ma indagine congiunturale sul settore metalmeccanico italiano.
Dei temi in questione si è discusso nel corso di un incontro nella sede di Confindustria Chieti-Pescara. Presenti il presidente della sezione Meccatronica, Marco Mari, il direttore dell'associazione degli industriali, Luigi Di Giosaffatte, il direttore di Confindustria Teramo, Nicola Di Giovannantonio, e il presidente della sezione teramana, Salvatore Loddo.
Per quanto riguarda gli altri indicatori relativi all'industria metalmeccanica, analizzando i dati contenuti nell'indagine semestrale di Confindustria Abruzzo, emerge che, nei primi sei mesi del 2014, l'utilizzo della capacità produttiva e il fatturato sono stabili, mentre l'export è stabile con tendenza all'aumento. Per gli stessi indicatori, gli imprenditori prevedono una situazione di stabilità nella seconda metà dell'anno. Nonostante siano poche le imprese che prevedono investimenti, quello metalmeccanico è l'unico settore in cui sono previsti investimenti in innovazione di processo (4,35% delle imprese).
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