UDINE - ''Chiediamo al governo una politica industriale di supporto a un settore che rappresenta l'8% del Pil nazionale impiegando un milione e 800 persone e che sta vivendo un momento di grande sofferenza''. Così il capogruppo delle aziende metalmeccaniche di Confindustria Udine, Luigi De Puppi, nella conferenza stampa organizzata dagli industriali friulani per la giornata di sensibilizzazione indetta da Federmeccanica nazionale per il rilancio dell'industria manifatturiera italiana.
''Il comparto dell'industria metalmeccanica e siderurgica - ha sottolineato De Puppi - a livello nazionale ha perso dal 2007 a oggi 230.000 posti di lavoro, il 30% dei suoi volumi e, fatto altrettanto grave, il 25% degli investimenti. In provincia di Udine e nella regione Friuli Venezia Giulia - ha proseguito - pur con numeri leggermente migliori, la situazione è analoga. Si sono salvate - ha aggiunto De Puppi - solo aziende strutturate che hanno puntato sulle esportazioni, mentre sono in grave sofferenza quelle che operano nel mercato domestico''. Luigi De Puppi ha promosso il Jobs Act del governo Renzi: ''sta andando nella giusta direzione''; sulla possibile ripresa ha detto che ''secondo le previsioni di Confindustria, occorrerà aspettare il secondo semestre del 2015 per avere i primi segnali''.
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