TORINO - Circa 18.000 lavoratori metalmeccanici torinesi, il 22,4% di tutti i dipendenti del comparto (80.000), sono in cassa integrazione: in tutto 107 aziende, il 15% circa del totale, ha richiesto qualche forma di cig, anche se a crescere di più è l'ordinaria. Il trend delle dinamiche occupazionali è stato illustrato in una conferenza stampa dell'Amma, in occasione della presentazione della 132/a indagine congiunturale di Federmeccanica, illustrata in contemporanea in oltre 60 sedi italiane.
I dati del Piemonte - hanno spiegato Stefano Serra e Angelo Capetti - sono in linea con quelli nazionali che registrano tra luglio e settembre un calo della produzione metalmeccanica di un ulteriore 1,5% sul precedente trimestre e dell'1,9% sull'analogo periodo del 2013. L'export del semestre è invariato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ma i mezzi di trasporto registra una crescita delle esportazioni del 9%: l'aumento è del 44% per locomotive e materiali ferrotranviari, tra il 24 e il 27% per autoveicoli, aeronautica e spazio, navale.
Soddisfatta l'Amma per i provvedimenti sul lavoro. "Vogliamo vedere come le deleghe saranno tradotte in regole, ma la direzione è quella giusta. Ci stiamo muovendo per cambiare le cose", ha sottolineato Serra.
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