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Economia

Responsabilità editoriale di Brown Editore

Fondi pensione: nel 2015 rendimenti medi netti al 3%, il Tfr si ferma all'1,2%

A fronte dell'andamento volatile dei mercati finanziari nel corso del 2015, i risultati delle forme pensionistiche ...

Brown Editore

A fronte dell'andamento volatile dei mercati finanziari nel corso del 2015, i risultati delle forme pensionistiche complementari in Italia sono stati in media positivi per tutte le tipologie di forma pensionistica e per i rispettivi comparti. Secondo i dati rilevati dalla Covip , la commissione di vigilanza sui fondi pensione, i rendimenti medi, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, si sono attestati al 2,7% nei fondi negoziali e al 3% nei fondi aperti. Per i Pip "nuovi" di Ramo III, il rendimento medio è stato del 3,7%. Nello stesso periodo il Tfr si è rivalutato, al netto delle tasse, dell'1,2%. I rendimenti tengono conto dell'innalzamento della tassazione sui rendimenti delle forme pensionistiche complementari previsto dalla Legge di stabilità 2015 e del conguaglio fiscale per il 2014 versato nel primo trimestre 2015 in conformità alle indicazioni fornite nella Circolare Covip n. 158 del 9 gennaio 2015. In aumento le risorse in gestione Alla fine di dicembre 2015, il patrimonio accumulato dalle forme pensionistiche complementari si è attestato a 138,4 miliardi di euro. Se si escludono i fondi pensione preesistenti e i Pip "vecchi", per i quali i dati non sono ancora disponibili, l'aumento è di 5,7 punti percentuali rispetto alla fine del 2014. Le risorse dei fondi negoziali ammontano a 42,5 miliardi, in crescita del 7,3%. I Pip "nuovi" dispongono di un patrimonio di 19,4 miliardi e i fondi aperti di 15,4 miliardi; l'incremento nell'anno è stato, rispettivamente, del 10,4 e del 18,7%. Crescono le adesioni alla previdenza complementare Sempre secondo la Covip, alla fine del 2015 le adesioni alla previdenza complementare sono circa 7,3 milioni. Al netto delle uscite, la crescita nell'anno è stata di circa 860.000 unità (13,4%). Di rilievo è stato l'incremento registrato dai fondi negoziali (530.000 iscritti in più, pari al 27,3% da inizio anno), da imputare all'avvio del meccanismo di adesione automatica di tipo contrattuale di tutti i lavoratori dipendenti del settore edile mediante versamento del contributo a carico del datore di lavoro. Nei fondi aperti gli iscritti sono aumentati di 93.000 unità (8,8%); il totale a fine settembre è di 1,150 milioni. infine gli iscritti ai Pip "nuovi" sono 2,596 milioni, circa 238.000 unità in più (10,1%) rispetto alla fine del 2014.

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