"3,2,1 offri uno Spritz" è stata la parola magica che ha scaldato la sera del 20 settembre a Napoli al Maschio Angioino. Aperol Spritz ha voluto infatti brindare alla fine dell’estate scegliendo Napoli e una location magica come il Castello del Maschio Angioino per dare, a tutti i suoi ospiti, la possibilità di chiudere “alla grande” l’estate 2014.
Si perché quello del Maschio Angioino è stato un evento aperto a tutti e fin dalle prime ore del tramonto il grande cortile del castello arredato con il classico colore arancio di Aperol Spritz ha iniziato a popolarsi.
All’ingresso del Castello un pittoresco van color arancio ha dato il benvenuto agli ospiti ed un piccolo esercito di “aperoline” era pronto per fornire le istruzioni per partecipare all’iniziativa “3,2,1 offri uno Spritz”.
A tutti i presenti è stato infatti sufficiente scattare una foto e caricarla su Instagram con hashtag #offriunospritz per alimentare un contatore virtuale di aperitivi che saranno offerti nel corso del prossimo evento.
Napoli ha risposto con entusiasmo all’invito di Aperl Spritz e alle 22 una lunga fila si snodava ancora sulla strada di accesso al castello mentre all’interno risuonavano i caldi ritmi soul della musica di Jack Jaselli e della sua band.
Che magia si è creata grazie ad Aperol Spritz! Il pubblico è stato infatti il vero protagonista della serata ed erano presenti persone di tutte le età che insieme riuscivano ad apprezzare la stessa musica e lo stesso modo di brindare.
Sul maxi schermo del Maschio Angioino scorrevano intanto le foto caricate attraverso l’app Aperol Spritz Lovers e il contatore virtuale continuava a crescere e il cortile del Maschio Angioino era ormai pieno e sul palco si preparava lo storico gruppo Napoli Centrale di James Senese.
I virtuosismi al sax di Senese e la sua calda voce jazz-rock dalla forte connotazione popolare sono state la giusta ricompensa per tutti quelli che alle 23,30 stavano ancora facendo la fila per poter entrare.
Intorno alla mezzanotte, infatti, il Maschio Angioino visto dall’alto sembrava un grande formicaio e la gente che ancora entrava si mischiava a con quella che usciva per una serata che sembrava non voler finire mai.