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Pascale, 'in strada per andare incontro alle persone'

'Con Terra Madre comunità del Cibo fanno regalo al mondo'

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TORINO - "Il punto di forza vero di Terra Madre Salone del Gusto sono le comunità di produttori, sono loro che fanno un regalo al mondo e Slow Food ha l'unico merito di averle messe in rete". Lo sottolinea Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, ricordando che a Torino arriveranno 7 mila delegati di Terra Madre da 143 Paesi.

"Oggi più che mai - spiega Pascale - cresce la sensibilità verso questi temi, e ciò accade in un momento in cui la congiuntura e la crisi, che hanno fatto crescere le diseguaglianze nel mondo, porta le persone a farsi delle domande e si iniziano a individuare possibili risposte. E molti - aggiunge - vedono una risposta a queste disuguaglianze in Terra Madre, dove il piccolo ha un'identità, non è un numero: sono volti e storie da raccontare".

E proprio per questo il doppio evento organizzato da Slow Food con la Città di Torino e la Regione Piemonte mette al primo posto queste comunità e antepone Terra Madre al Salone del Gusto. "Un cambiamento non solo formale ma anche di sostanza", evidenzia Pascale spiegando che "negli anni Terra Madre è diventata il 'cappello' dell'evento. Ora il Salone del Gusto diventa una parte di Terra Madre, dei ragionamenti che innesca, con la convinzione che Terra Madre deve diventare una sfida aperta anche fuori dal mondo di Slow Food e che su queste modalità di produzione agricola ci si deve confrontare nel mondo con tre livelli importanti, istituzioni, contadini e operatori".

E così la kermesse ha deciso di uscire dagli spazi chiusi e 'diffondersi' per la città. Una scelta che per Pascale rappresenta "un messaggio di coerenza. Da un po' di anni - dice - vogliamo raccontare al mondo che il cibo non è fatto di eccellenze ma di qualità, che il cibo di qualità non deve essere un'eccezione ma un diritto quotidiano di tutti. Che senso ha, allora, parlare a un pubblico selezionato, in un luogo chiuso, se il nostro è un messaggio globale? Quello che vogliamo è parlare a un pubblico sempre più ampio, ecco allora il significato di uscire, cioè andare fisicamente e simbolicamente verso le persone". Ma c'è di più. "Un altro obiettivo - spiega ancora - è che la città si senta partecipe e che Terra Madre Salone del Gusto sia un'occasione per la città, con ricadute sull'economia locale e il territorio".

Un'edizione importante, dunque, quella del 2016 che si presenta al pubblico sotto lo slogan 'Voler bene alla terra', che, dice Pascale, "racchiude un concetto chiave, quello della cura e della necessità di riaffermare i sentimenti, soprattutto oggi che sembra sempre più complicato convincersi che dobbiamo prenderci cura di altro oltre che di noi stessi".

Un'edizione importante anche perché è quella del trentennale di Slow Food. "Il Salone - conferma Pascale - rappresenta sempre una tappa in cui ci si guarda sia indietro che avanti. E quest'anno, vista la ricorrenza, forse è ancora di più così. Ci si guarda indietro - prosegue - con la convinzione di aver dato un contributo all'evoluzione del mondo del cibo che, pur con tutte le criticità che ancora ci sono e che vanno risolte, è migliorato". Un momento di bilancio dunque, ma anche per guardare avanti ai sogni e agli obiettivi futuri. "I sogni da realizzare sono tanti", confessa Pascale citandone uno che sta particolarmente a cuore anche al fondatore di Slow Food, Carlin Petrini: "raggiungere l'obiettivo di 10 mila prodotti salvati con l'Arca del Gusto. Ma non per farne una sorta di museo", precisa Pascale. "Il vero obiettivo - conclude- è innescare su questi prodotti meccanismi di economia locale facendo così una rete di comunità, creando un circuito economico, sociale, di difesa dell'ambiente e della salute".

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