GENOVA - "Slow Fish è una occasione per affrontare tutti i temi che riguardano l'ecosistema marino, dalle attività economiche alla tutela di ciò che vive nel mare e intorno al mare. Metteremo perciò l'accento anche su tutti i disastri ambientali accaduti di recente, parleremo anche delle trivellazioni in mare con alti rappresentanti del governo”. Gaetano Pascale, presidente di Slow Food, sintetizza così i contenuti della manifestazione in programma al Porto Antico di Genova dal 14 al 17 maggio. “Nei diversi incontri, nei laboratori - spiega Pascale - parleremo di tanti problemi e delle soluzioni, faremo perciò anche una proposta al ministro Poletti perchè trivellare il fondo del mare non è propriamente un modo giusto per tutelare l'ecosistema marino". "La manifestazione ha lo stesso impianto di due anni fa quando abbiamo avuto una buona risposta dal pubblico e dalla città - evidenzia il presidente di Slow Food -. A differenza di altri eventi questo è maggiormente basato sul concetto che sulla necessità di muovere grandi numeri. L’obiettivo è discutere i contenuti coinvolgendo tutti i protagonisti: i cittadini, che con scelte consapevoli possono orientare i consumi, le istituzioni, che devono tutelare gli ecosistemi, le organizzazioni, che operano per migliorare la situazione. Tra questi i pescatori, quelli della piccola pesca costiera e delle tecniche tradizionali che sono rispettose delle taglie, del ripopolamento del mare". Slow Fish si rivolge in primo luogo ai giovani "perchè per noi l'aspetto educativo è il più importante” evidenzia Pascale. "A Genova ci saranno anche le aree marine protette, alleati importanti in questa battaglia di tutela, e i gruppi di azione costieri (Gac) che si spendono per un turismo sostenibile in particolare nello sviluppo delle isole che devono essere fruibili in modo rispettoso della natura - sottolinea il presidente di Slow Food -. Tra i Gac presenti al Porto Antico quelli di Ischia, dell’Elba e delle isole siciliane che propongono protocolli di buone pratiche". Per la prima volta, inoltre, a Genova Slow Food, che fino a oggi ha promosso solo presidi locali, presenterà un presidio nazionale, quello dell'olio extravergine di oliva. Lo farà a Slow Fish perchè "l'olio si sposa molto bene con la cucina di mare e può essere un valido alleato dei presidi locali - dice ancora Pascale -. Presenteremo un disciplinare condiviso con i produttori. La manifestazione genovese per noi è ideale perchè da qui si può parlare meglio, c'è meno confusione rispetto ad altre manifestazioni e il messaggio arriva meglio. Ne approfitteremo infatti per parlare tra l’altro di spesa quotidiana e orientare le scelte consapevoli dei cittadini. Ci tengo a sottolineare che noi puntiamo a promuovere non prodotti elitari ma quelli sostenibili, etici e, soprattutto, salubri”.
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