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Marcorè, "i miei cibi del cuore con un calice di vino"

L'attore testimonial delle Marche al Vinitaly

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VERONA - "L'uovo che mia madre mi scioglieva tutte le mattine nel latte prima di andare a scuola". Questo il ricordo del cibo del cuore di Neri Marcorè, testimonial delle Marche al Vinitaly in corso a Verona, e che ha partecipato all'incontro dedicato all'inaugurazione dello stand della sua Regione. "Io ho avuto la fortuna di crescere in un paese, in una casa con la campagna intorno, quindi qualsiasi cosa afferrassi in cucina era di qualità provata e di provenienza sana. Fantastici poi i primi, i 'princisgras', il brodetto, le mitiche olive, che quando ero piccolo io si mangiavano solo ai matrimoni e alle comunioni. Nelle Marche siamo davvero circondati di cibi confortevoli". Volto della Regione Marche ma anche amante del buon vino, Neri Marcorè si concede spesso un buon calice: "In casa il vino non manca mai, certo che deve essere di buona qualità; amo il Verdicchio, il principe dei vini, ma non disdegno quelli di altre regioni, anche perché sono tante le eccellenze che l'Italia produce. Spesso anche i miei ragazzi assaggiano il vino; in questo modo si crea consapevolezza tra i giovani e si disinnesca tra le mura domestiche quello che potrebbe essere un gesto di ribellione al di fuori. Mi fa piacere che possano costruire in casa una cultura del bere consapevole e responsabile".

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